Categorie: Generico

E’ tempo di conto consuntivo

Nelle scuole di tutta Italia è tempo di conto consuntivo.
La consueta proroga che negli ultimi anni è sempre arrivata puntuale come un orologio svizzero questa volta non c’è stata e così il consuntivo andrà approvato dai consigli di istituto entro la fine di aprile.
L’adempimento dovrebbe essere anche l’occasione per operare un serio esame dei risultati ottenuti in termini di efficacia ed efficienza.
Diciamo che dovrebbe, se le scuole operassero in condizioni normali, ma purtroppo così non è e quindi molto spesso le scuole sono costrette a ricevere i rimbrotti dei revisori dei conti senza avere colpe reali.
Molte scuole, per esempio, chiudono l’esercizio finanziario con forti residui passivi oppure con avanzi consistenti; ma non sempre questo risultato è da mettere in relazione con l’incapacità di spendere i finanziamenti ricevuti.
Il fatto è che molto spesso i fondi statali arrivano a fine anno, qualche volta addirittura nelle ultime settimane: è il caso, ad esempio, dei finanziamenti per  l’autonomia derivanti dalla legge n. 440/97.
Ed è evidente che se i fondi arrivano a dicembre ben difficilmente possono essere impegnati prima della fine dell’anno solare.
Ma c’è di peggio: i finanziamenti statali, anche se preannunciati a novembre-dicembre non vengono materialmente erogati se non l’anno successivo determinando residui attivi molto consistenti.
La tendenza è che almeno un terzo dei finanziamenti statali viene ormai incassato dalle scuole nell’anno successivo.
Il problema riguarda in particolare il fondo di istituto e il budget per le supplenze brevi. Si crea in tal modo un circolo vizioso dal quale è quasi impossibile uscire: le scuole non riescono a spendere tutti i soldi  perché li ricevono in ritardo, ma a facilitare lo "smaltimento" della cassa provvedono le tabelle di pagamento per i supplenti che – se non ci fossero questi risparmi forzati – dovrebbero aspettare mesi prima di ricevere lo stipendio dovuto!
E’ chiaro che questo meccanismo non si richiama né all’efficienza né all’efficacia e molto spesso i revisori dei conti "bacchettano" dirigenti scolastici e direttori amministrativi che però non sono altro che l’ultimo anello di una catena che nasce negli uffici del Ministero e passa attraverso le direzioni regionali e i CSA provinciali. Sì, perché in barba all’autonomia e alle più avanzate tecnologie dell’informazione e della comunicazione, i fondi erogati dal Ministero prima di arrivare alle scuole fanno giri lunghissimi ed è anche per questo che i ritardi diventano spesso di dimensioni bibliche.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Codice disciplinare scuola: ancora nulla di fatto per la chiusura della sequenza; Flc-Cgil e Uil non firmeranno

Ancora un nulla di fatto per la sequenza contrattuale sul sistema delle sanzioni disciplinari per…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, ultimi giorni per compilare la domanda: affrettati e prenota la tua consulenza

Ultimi giorni per le assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2024! Non perdere tempo, prenota subito la…

18/07/2024

TFR liquidato anche dopo diversi anni, una petizione per chiedere di abolire il differimento della liquidazione per i dipendenti pubblici

Le lunghe tempistiche della liquidazione del TFR e TFS per i dipendenti pubblici continuano a…

18/07/2024

GPS 2024-2025, per inserire le 150 preferenze è necessario che siano pronte le graduatorie con i relativi inserimenti di tutti gli insegnamenti

La domanda del momento è: quando sarà possibile caricare le 150 preferenze per gli incarichi…

18/07/2024

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024