Il principale estensore del documento del governo “La Buona Scuola” è il capo della segreteria tecnica del Miur, Francesco Luccisano. Nato a Treviglio (in provincia di Bergamo) nel 1982, Luccisano ha lavorato dal 2011 al 2013 all’Enel, dove si occupava di relazioni esterne. In precedenza ha lavorato per Confindustria. Nel 2008-2009 è stato membro dell’Ufficio Sherpa G8 della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si è occupato del coordinamento dei dossier internazionali relativi ai circuiti G8 e G20, ed è stato responsabile per le questioni relative all’innovazione e alla protezione della proprietà intellettuale. Prima di essere nominato dal ministro Giannini a capo della segreteria tecnica (dal 18 marzo) era il presidente di Rena, (Rete per l’eccellenza nazionale), sorta di lobby di under 40 dedita alla promozione dell’innovazione e vicina al mondo imprenditoriale (carica che mantiene tutt’ora). Rena si autodefinisce “indipendente e plurale, animata da giovani che operano con merito nei diversi settori pubblici e privati, a livello locale, nazionale, europeo e internazionale, e che vogliono fare dell’Italia un paese aperto, responsabile, trasparente, equilibrato”.
Questo è il suo curriculum in PDF (tratto dal sito del governo)
A capo invece dell’ufficio di gabinetto c’è Alessandro Fusacchia, fondatore e presidente di Rena fino al 2012, che a 36 anni ha già un curriculum lungo così: consigliere di Emma Bonino ai tempi del Prodi bis (Politiche comunitarie), di Corrado Passera allo Sviluppo economico, di nuovo alla Farnesina con la Bonino e collaboratore del piano Destinazione Italia del governo Letta.