Che la Buona Scuola era una grande fregatura per i docenti lo si era capito da subito! Ecco perché il 5 maggio 2015, a seguito del grande sciopero contro la legge 107/2015, le scuole di tutta Italia restarono vuote e molte addirittura chiusero.
A essere fregati sono stati molti docenti precari, che in cambio di un ruolo, chissà dove, hanno perso la speranza di avere la titolarità in una scuola, l’avranno in un ambito territoriale molto ampio e saranno incaricati triennalmente in una scuola per il volere del dirigente scolastico. A essere fregati saranno tutti i docenti, che se dal prossimo anno decidessero di trasferirsi lo dovrebbero fare da una scuola ad un ambito, perdendo il diritto acquisito della titolarità in una scuola.
Oltre ad esistere la fregatura degli ambiti territoriali, la cui ampiezza chilometrica è anche di 100 km tra due estremi dell’ambito, si aggiunge anche le fregature delle reti tra scuole dello stesso ambito.
Infatti il MIUR sta costituendo, attraverso gli USR, le cosiddette reti di “Ambito” e di “Scopo”. Altre due belle fregature! Le scuole saranno obbligate ad unirsi in rete e a condividere le proprie risorse umane e finanziarie. L’apparente autonomia scolastica, che vorrebbe una sorta di adesione della scuola tramite una delibera del Consiglio di istituto è una formalità burocratica, imposta dall’alto. Verrà predisposta una conferenza dei dirigenti scolastici della rete e tutte le decisioni didattiche e burocratiche verranno prese da questo nuovo organismo.
Questo significa che i docenti delle scuole che apparterranno alla rete, saranno soggetti a tali decisioni. Oltre tutto c’è anche la fregatura dell’azzeramento del Fondo d’Istituto che ancora non è stato corrisposto, se non solo per la parte dei 4/12, alle scuole, mentre già si stanno individuando i docenti più meritevoli nelle scuole da pagare con il bonus del merito.
I rischi di queste fregature sono molteplici e anche imprevedibili. Si parla della fine delle graduatorie d’Istituto, che verranno sostituite dalle graduatorie di rete, si parla anche della fine dei fondi d’Istituto per sostituirli con i fondi di rete ed anche gli organi collegiali potranno subire una evidentissima riforma, determinando la fine dei Consigli d’Istituto, che potrebbero cedere il passo ai Consigli di rete. Una rivoluzione del sistema scolastico che potrebbe segnare la fine dell’autonoma scolastica per come l’abbiamo conosciuta fino ad ora ed aprire nuovi orizzonti. Il timore è che gli insegnanti saranno definitivamente fregati e il personale Ata sarà solo un lontano ricordo della scuola che fu.
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