Home Personale Ecco come valutare le prove scritte degli Esami di Stato

Ecco come valutare le prove scritte degli Esami di Stato

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Tra due settimane circa, si parte con gli esami di Stato 2017/2018 conclusivi del percorso di studi della scuola secondaria di II grado.

ECCO QUANTI SONO I MATURANDI DELL’ANNO SCOLASTICO 2017/2018

Quest’anno, in particolare, le commissioni saranno 12.865, per un totale di 25.606 classi coinvolte. Ad oggi sono 509.307 le studentesse e gli studenti iscritti all’Esame, fatti salvi gli esiti degli scrutini finali. I candidati interni sono 492.698.

Nell’anno scolastico 2016/2017 il 96,1% degli studenti scrutinati è stato ammesso all’esame. Il 99,5% degli esaminati ha conseguito il diploma. Sempre l’anno scolastico scorso, l’1,2% dei candidati ha preso la lode, erano l’1,1% nel 2016. Il 5,3% ha preso 100, il 28,6% una fascia di voto compresa fra 71 e 80.

CORREZIONE E VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE

L’art.20 dell’Ordinanza Ministeriale n.350 del 2 maggio 2018 dispone alcune norme riguardanti la correzione e la valutazione degli elaborati delle tre prove scritte degli esami di Stato 2017/2018.

È utile sapere che la Commissione degli esami di Stato è tenuta a iniziare la correzione e valutazione delle prove scritte al termine della terza prova scritta, dedicando un numero di giorni congruo rispetto al numero dei candidati da esaminare.

La commissione dispone di 15 punti massimi per la valutazione di ciascuna prova scritta per un totale di 45 punti (sommando il risultato di tutte e tre le prove); a ciascuna delle prove scritte giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10.

Nel comma 3 dell’art.20 dell’Om 350/2018 è specificato che le operazioni di correzione delle prove scritte si concludono con la formulazione di una proposta di punteggio in numeri interi relativa alle singole prove di ciascun candidato. I punteggi sono attribuiti dall’intera commissione a maggioranza assoluta. Se sono proposti più di due punteggi e non sia stata raggiunta la maggioranza assoluta, il presidente mette ai voti i punteggi proposti, a partire dal più alto, a scendere. Ove su nessuna delle proposte si raggiunga la maggioranza, il presidente attribuisce al candidato il punteggio risultante dalla media aritmetica dei punti proposti e procede all’eventuale arrotondamento al numero intero più approssimato. In considerazione dell’incidenza che hanno i punteggi assegnati alle singole prove scritte e al colloquio sul voto finale, i componenti le commissioni utilizzano l’intera scala dei punteggi prevista.