Tra i 35 eredi viventi di Leonardo da Vinci, oltre al regista Franco Zeffirelli, ci sono un architetto, un agente di polizia, un artista-pasticcere, un ragioniere e un fabbro in pensione.
Le persone sono state individuate grazie ad una ricerca svolta da Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato, del Museo Ideale Leonardo da Vinci.
In occasione della serata “Leonardo vive” sono stati presentati i discendenti di Leonardo da Vinci in carne ed ossa e durante la manifestazione è stato anche annunciato per il 2 e 3 maggio a Firenze un convegno internazionale per approfondire le possibilità di individuare il Dna di Leonardo anche grazie a queste scoperte.
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Fra loro Giovanni Calosi, nato nel 1940 e residente a Vinci, ex ragioniere in una ditta di falegnameria: “Mia madre Dina aveva ragione – racconta Calosi – ci parlava di documenti e lettere scritte al contrario che si leggevano solo allo specchio. Da generazioni si tramandava quella che noi abbiamo sempre ritenuto essere una leggenda e che invece si è poi dimostrata realtà. E’ per questo che a quei documenti, andati persi e venduti, non avevamo mai dato importanza.”
Quanto al legame tra Leonardo e Zeffirelli gli studiosi del Museo Ideale Leonardo da Vinci sarebbero stati messi sulla stessa strada dal regista.