Categorie: Politica scolastica

Ecco i prof dell’innovazione, ma scelti un po’ a caso

Arrivano gli animatori digitali del “Piano Nazionale Scuola Digitale”, per organizzare le attività informatiche negli istituti, sul tipo di corsi sperimentali, metodologie didattiche innovative, laboratori.

Senonché, scrive Il Fatto Quotidiano, la loro avventura parte fra mille incognite: dai criteri di scelta poco trasparenti alla retribuzione non specificata, passando per le carenze strutturali delle scuole, dove pc e tablet sono ancora una rarità, a parte le connessioni internet.

In totale  sono 8.303, uno per ogni scuola anche se la maggior parte si trovano in Lombardia, e si ratta di docenti di ruolo che si occuperanno di innovazione per uno stanziamento ministeriale di 8,5 milioni di euro, in modo da distribuire una dotazione di mille euro per istituto. In più, ci saranno 850mila euro per garantire la loro formazione annuale. Dovranno dedicarsi ad attività anche molto diverse fra loro: in scuole dove il livello di digitalizzazione è basso, dovranno partire quasi da zero con attività di monitoraggio e alfabetizzazione informatica; in altre, più avanzate, potranno mettere a punto progetti sperimentali.

Tuttavia sarebbe sorto subito subito il problema della nomina, perché il decreto la rimette nelle mani dei superpresidi o lasciando autonomia ad ogni istituto di scegliere secondo parametri comunque differenti da scuola a scuola.

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

{loadposition bonus}

Il Ministero non ha fissato criteri e per questo la nomina, totalmente discrezionale, in certi casi ha creato situazioni di tensione, specie quando c’erano più candidature. Ma il nodo dei nodo è la retribuzione: i mille euro destinati ad ogni scuola non sono un compenso, ma un finanziamento alla scuola che può essere impiegato anche per l’animatore. Di fatto, tanti hanno dovuto accettare la nomina senza avere alcuna idea di se e quanto saranno pagati. Ma la nostra scuola, si sa, è più fondata sul volontariato che sull’effettivo riconoscimento del valore del lavoro.

In ogni caso gli animatori digitali devono presentare un piano triennale e realizzarlo, anche se starebbe spuntando l’ombra della scopiazzatura generalizzata, mentre sembra pure che il lavoro sia alquanto faticoso per il fatto che il 70% dei docenti non sa usare il pc.

E c’è chi teme un sovraccarico di lavoro e confusione sulla didattica, avviluppato di più dalle carenze strutturali delle scuole, ancora molto indietro sulla digitalizzazione.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Decreto scuola approvato in via definitiva, soddisfazione del ministro Valditara, proteste dell’opposizione

Con 98 voti a favore, 70 contrari e un astenuto, nel pomeriggio del 23 luglio,…

23/07/2024

Scelta 150 scuole Gps, sindacati convocati il 24 luglio alle 11,30

Si svolgerà domani mattina, mercoledì 24 luglio alle 11.30 una riunione tra i rappresentanti del…

23/07/2024

Matematica, Tucci: “Vista di serie B, come i relativi prof rispetto quelli di lettere e lo scientifico nei confronti del classico”

Subito dopo la pubblicazione dei risultati dell'annuale Rapporto Invalsi, avvenuta quest'anno all'inizio di luglio, come…

23/07/2024

Ricorso contro gli esiti della prova preselettiva del concorso ordinario per dirigenti scolastici

Com’è noto di recente sono state svolte le prove preselettive del concorso ordinario per dirigenti…

23/07/2024

Concorso docenti di religione straordinario, 13mila domande inoltrate: presto la nota con chiarimenti sui titoli

Facendo seguito alla richiesta avanzata dalla Cisl Scuola, si è svolto oggi, martedì 23 luglio,…

23/07/2024

Stipendi più alti ai docenti in servizio nelle scuole complesse, d’accordo anche 2 presidi su 3: “Siamo tutti in prima linea”- Esiti SONDAGGIO

Giusto pagare di più i dirigenti scolastici che lavorano in scuole complesse? Se questo ragionamento…

23/07/2024