L’applicazione, si legge sul Messaggero, avrebbe il potere di spegnere i cellulari di tutta la classe, consentire solo le chiamate d’emergenza oppure quelle vocali, disattivando però le varie app per l’intera durata delle lezioni. Tutto ciò anche perché gli adolescenti coreani avrebbero sviluppato una relazione malsana con i loro smartphone, usandoli più di sette ore al giorno e andando incontro a sindromi di ansia, insonnia e depressione quando ne vengono privati.
iSmartkeeper, che funziona con la tecnologia Geofencing, assume il controllo dei cellulari degli studenti appena varcano il portone della scuola e smette di funzionare all’uscita dall’istituto.
Inoltre gli adolescenti coreani, cresciuti a pane e tecnologia, avrebbero già trovato il modo di aggirare l’ostacolo, visto, tra l’altro, che al momento l’app funziona solo su Android. Alcuni professori particolarmente tolleranti avrebbero gridato alla violazione dei diritti dello studente.
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