Home Politica scolastica Ecco la scuola-pilota che diploma in 4 anni

Ecco la scuola-pilota che diploma in 4 anni

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Insieme con undici scuole pubbliche e private, l’Istituto tecnico economico Enrico Tosi alla periferia di Busto Arsizio ha sperimentato le superiori a quattro anni. Due sezioni su quindici, sei classi. Centocinquanta ragazzi su 1.930, con risultati tra l’eccellente e il sorprendente.

Lo scrive La Repubblica in un articolo nel quale si dice pure che la ministra Stefania Giannini a breve firmerà un decreto per rilanciare le scuole secondarie in quattro anni (invece di cinque), per sintonizzare l’Italia con l’Europa: diplomati a 18 anni (e non a 19).

Il tecnico economico Tosi ha già classi “sperimentali” in terza. Il prossimo anno avranno la maturità.

Felici comunque gli alunni intervistati dal quotidiano.

Tutti i giorni, dalle otto alle due e dieci, e senza un esempio da seguire o su una strada già tracciata.

 

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A Busto Arsizio, e nelle altre undici esperienze, l’anno scolastico parte una settima prima e finisce una settimana dopo, le lezioni terminano alle 14 e 10 e due volte a settimana si rientra in classe fino alle 17, dopo un passaggio nella mensa.

“Produciamo molto in gruppo, creiamo presentazioni di prodotti, facciamo marketing applicato”. Durante le learning week, ancora, si prende un tema e lo si sviscera per sette giorni di fila. Nelle classi (comunicanti) con i banchi sistemati a rombo si dibatte una questione – è l’anglosassone debate – offrendo a metà classe la tesi e all’altra metà l’antitesi. Chi sale sul palco deve difendere il proprio punto di vista (public speaking): “Per una generazione cresciuta sugli smartphone imparare a parlare in pubblico è una porta aperta sul mondo”, spiega Elide Casati, docente di lettere.

Poi da settembre a luglio si spediscono ogni anno 600 ragazzi nel mondo. In questo periodo ci sono otto classi in Irlanda, dodici in Gran Bretagna, dieci in Germania. Gli scambi culturali, qui, iniziano in prima. E dalla prima si insegnano e imparano cinque lingue, tra cui il cinese.

A pieno regime le fabbriche del tessile e della meccanica  dentro la scuola – Dolce & Gabbana, Missoni, Aspesi donna, Yamamay costumi, Alenia che produce elicotteri, la Whirlpool già Ignis – prenotano per tempo i suoi diplomati, che hanno già visto, tra l’altro, agli stage in azienda.

Dice il preside: “Siamo una scuola pubblica che crede nell’eccellenza, ma nell’eccellenza di tutti. Da sei anni produciamo i libri su cui i ragazzi studiano: le famiglie spendono cinque euro a testo e noi ci finanziamo per la prossima iniziativa”. Anche il calcio balilla, aperto ai ragazzi a pagamento, produce reddito per la scuola.

“Tutto questo lavoro si fa senza prendere un euro in più”, raccontano le docenti di matematica applicata ed economia aziendale, “l’esperimento quadriennale resta di nicchia, non si può ancora fare su grandi numeri: troppo complesso”. Trenta prof su 170 sono dedicati ai “quattro anni”. 

Anche al Tosi tuttavia girano le supplenze e scattano i vuoti in cattedra.  “I ragazzi di oggi hanno una modalità di apprendimento non lineare. Sono rapidi, aperti, praticano il sapere interconnesso. Noi li aiutiamo a sistemare criticamente tutto quello che trovano”.