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Ecco la scuola secondo Renzo Piano

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“Cari architetti, rifateci le scuole!”: questa la sfida lanciato dal Sole 24 Ore da illustri pedagoghi e il primo a rispèondere è stato Renzo Piano, che ha ideato un progetto per una scuola sostenibile e “da condividere” che parta proprio dalle periferie.

La Domenica del Sole 24 Ore lo pubblica in esclusiva domenica 11 ottobre.

“La città che funziona – scrive Renzo Piano– è quella in cui si dorme, si lavora, ci si diverte e soprattutto si va a scuola. Dico soprattutto perché mentre si può decidere di non visitare un museo, sui banchi di scuola ci devono passare tutti. Occuparsi di edifici scolastici è un rammendo che, ancora prima che edilizio, è sociale.” Continua l’architetto senatore a vita: “Se dobbiamo costruire nuove scuole, meglio farle in periferia (…). Questa è la scommessa dei prossimi decenni: trasformare le periferie in pezzi di città felice disseminandole di luoghi per la gente, punti di incontro e aggregazione, dove si celebra il rito dell’urbanità”.

Renzo Piano racconta il suo modello architettonico di scuola ideale: una scuola sostenibile, che “si costruisce con leggerezza, in cui si risparmiano risorse e i materiali si scelgono tra quelli che hanno la proprietà di rigenerarsi in natura”. Una scuola costruita su tre piani in legno antisismico per garantire la sostenibilità del progetto. Continua così l’impegno dell’archistar che, come senatore a vita, sempre dalle pagine della Domenica ha lanciato il grande progetto del rammendo delle periferie, che ora si lega strettamente alle decisioni del Governo in tema di edilizia scolastica.

Un tema, quello della scuola sostenibile, che verrà ripreso nel corso della 4^ edizione degli Stati Generali della Cultura promossa dal Gruppo 24 ORE, che si terrà a Roma il prossimo 29 ottobre.