Se lo Stato è povero non bisogna scoraggiarsi e così alcune scuole si sono messe a caccia di sponsor, per le novità tecnologiche, ma anche per i corsi di recupero, lo scrive Il Corriere della Sera. Se il Mof viene utilizzato per pagare gli scatti di anzianità, invece di destinarlo alle scuole, pronte le aziende che, su base territoriale, decidono di aiutare gli studenti finanziando non solo corsi di recupero, ma anche esperimenti di peer education.
Ed ecco Luxottica investire fondi contro la dispersione scolastica e dallo scorso anno porta avanti una collaborazione con la provincia di Belluno dove l’azienda ha i suoi stabilimenti e l’8 per cento degli studenti sono figli di dipendenti Luxottica.
Così, in 10 scuole (licei e istituti tecnici) distribuite tra Feltre e Belluno sono stati organizzati corsi di recupero in inglese e matematica.
Come, lo spiega un dirigente dell’ufficio scolastico provinciale: «I ragazzi vengono divisi in due gruppi a seconda delle carenze (gravi da 4, o meno gravi da 5) in modo da rendere l’intervento più mirato. Ma la vera novità è che il recupero parte subito, già alla fine del trimestre o del quadrimestrale». «I risultati, sono ancora in fase di analisi, ma sono stati certamente positivi, tanto che speriamo di estendere il progetto a tutte le scuole della provincia e di incrementare le materie dei corsi di recupero, a cominciare dall’italiano».
Al liceo Giustina Renier di Belluno, inoltre, dallo scorso settembre si sperimenta la peer education in matematica, ovvero il metodo che vede gli studenti più bravi con i numeri e le equazioni aiutare i compagni in difficoltà.
Con il progetto pilota del Renier sono stati coinvolti un centinaio di ragazzi, per un totale di 10 classi dalla seconda alla quarta. Gli alunni, dieci per classe, hanno lavorato divisi in coppia, cinque gli insegnanti che hanno fatto da tutor. Le coppie hanno lavorato fuori dall’orario scolastico, con incontri periodici che sono stati valutati e monitorati dai docenti.
I risultati del progetto sono tutti molto positivi; i ragazzi hanno imparato a confrontarsi con la matematica». Il progetto sarà ripetuto l’anno prossimo, e l’intenzione è di allargarlo a livello provinciale.
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