Categorie: Personale

Ecco quanto lavorano gli insegnanti degli altri Paesi

In Italia i docenti delle superiori lavorano 630 ore l’anno, in Germania si sale a 713 ore, in Spagna, sempre alle superiori si lavora 693 ore. In Italia il numero di ore di insegnamento all”anno per docente nella scuola secondaria inferiore è di 630 ore, confrontate con un numero che varia da 415 in Grecia a 756 in Germania.
La fotografia, più recente, sul numero di ore dedicate alla didattica dei docenti è contenuta nell’ultimo rapporto sulla scuola dell’Ocse, pubblicato a settembre scorso (i dati si riferiscono al 2010). Nella maggior parte dei Paesi Ocse, agli insegnanti viene richiesto formalmente un impegno specifico in ore; in taluni paesi (come per esempio, Finlandia, Italia, Francia, Slovenia) soltanto il tempo di insegnamento viene specificato in un numero di lezioni a settimane e viene data per presupposta la quantità di tempo di non insegnamento richiesto per le altre attività della funzione docente, oppure viene specificato un numero di ore di lavoro solo per alcune specifiche attività.
L’anno scolastico dura più a lungo in Italia rispetto alla media Ocse, ma il tempo complessivo di insegnamento dei docenti è inferiore. In tutti gli ordini di scuola gli insegnanti prestano servizio in Italia per 39 settimane, contro le 38 della media Ocse, ma in Italia vi sono 770 ore nette di insegnamento annuale nella scuola primaria , e 630 nella secondaria inferiore e superiore, contro la media Ocse di 782 ore nella primaria, 704 ore nella secondaria inferiore e 658 ore nella secondaria superiore.
Alle medie, in Francia i docenti lavorano 646 ore, in Spagna 713, in Portogallo 761. Alle superiori, in Francia ci si attesta sulle 632 ore (in linea con le 630 ore dei prof italiani delle superiori), in Spagna si sale a 693 ore. Nella media Ue a 21, sempre alle superiori, le ore di lavoro a scuola annue sono 635, un dato in linea con quello italiano.(Cl.T.)

Redazione

Articoli recenti

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024