L’economia sharing, cioè l’economia della condivisione, può cambiare il futuro del mondo. BlaBlaCar o Airbnb sono solo alcune delle piattaforme di condivisione del nuovo modello economico. Riuso, riutilizzo, condivisione: sono queste le priorità delle tante realtà imprenditoriali nate negli ultimi anni e che utilizzano le tecnologie per un modello di economia circolare, all’interno della quale professionisti, consumatori e semplici cittadini mettono a disposizione competenze, beni e conoscenze per la creazione di relazioniche si basano sull’utilizzo della tecnologia in modo relazionale.
Strumenti utili anche per i docenti che si trovano alle prese con i trasferimenti dovuti alla “Buona Scuola”.
Infatti Bla Bla Car è un social network dei passaggi in auto, un sito italiano per la condivisione delle vetture con oltre 30 milioni di utenti iscritti. Airbnb è una community che permette a chi ha una o più camere disponibili nella propria abitazione di affittarle ai viaggiatori che vogliono conoscere una determinata città.
La Commissione europea ha deciso di intervenire nella materia con delle linee guida che offrono un primo vademecum per orientarsi in una materia del tutto nuova che però sembra rappresentare il futuro.
La sharing economy appare come un trend sempre più in crescita, pari al 34 per cento solo nel 2015: la stima di fatturato del 2016 si attesta sui 13 miliardi di euro, ma secondo le previsioni nel 2025 si toccheranno i 300 miliardi di euro. Secondo quanto riporta l’Università di Pavia, le piattaforme che offrono questi e altri servizi di condivisione sono cresciute tra il 2014 e il 2015 del 34,7 per cento. Oggi, in Italia, se ne contano circa 97.
Da luglio è nato Together Price, il primo sharing network, il servizio di riferimento per la gestione delle condivisioni dove gli utenti si organizzano in gruppi per divedersi il costo di un servizio rimborsando tra loro la spesa in modo semplice e veloce. Ci sono presenti servizi in abbonamento con piani multi account come Netflix, Spotify, Apple Music, XBOX, Office 365, Google Play Music.
Quali servizi offre Together Price? “Due, come risponde Sabrina Taddei, responsabile marketing dell’azienda, il primo è quello privato. In questo caso l’utente userà il sito come canale di comunicazione con i suoi contatti e potrà farlo gratuitamente. La modalità pubblica invece, che funziona come una vetrina attraverso la quale trovare qualcuno con cui condividere le spese. Tutto assolutamente legale. La piattaforma ricalca e rispetta i termini d’uso dei singoli servizi. Anzi, li ricorda ai suoi iscritti”.
L’utente potrà creare proposte personalizzate per condividere qualsiasi cosa, beni fisici compresi: garage, saletta prove o spazi di coworking.
Interessante per i docenti anche la soluzione per Office: Office 365 in abbonamento, 10 euro al mese per avere programmi sempre aggiornati, licenze multiple e supporto ufficiale, ma bastano 4 partecipanti e con una quota mensile di soli 2 euro ciascuno si avrà la versione completa e originale.
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