La Legge 107/15 ha generato il metodo del “ruolificio caotico”, scardinando le precedenti regole di reclutamento che, seppur farraginose, garantivano un certo ordine legato al “titolo di studio” (Abilitazione/Laurea/Diploma), al merito e all’anzianità di servizio.
La situazione della Scuola italiana, ad oggi, si può così riassumere:
– docenti pre-107, immobilizzati da cinque anni e più, a Nord;
– docenti ‘vittime’ di ‘errori da algoritmo’ che, attraverso ricorsi (di cui si sono resi fautori i Sindacati), hanno ottenuto il rientro senza che, di contro, si riordinasse la legittimità ed attuasse il TRASFERIMENTO a Nord di coloro che occupavano in modo improprio QUELLO stesso posto al Sud. MORALE: due docenti occupano la stessa “poltrona”, la cattedra a Nord resta scoperta;
– docenti che regolarmente avevano ottenuto il ruolo al Nord sottoscrivendo un contratto TRIENNALE (spesso MAI svolto), che pretendono il pronto rientro dopo appena tre anni (spesso, neppure quelli) e che rientrano tranquillamene da tre anni (occupando cattedre utili per i docenti PRECARI-GaE) attraverso AP scriteriate e prive del rispetto del limite temporale e delle percentuali o ‘generose’ 104 e che, oltretutto, pretendono mobilità sul 100% dei posti;
– docenti che sono saliti su cattedra “con un click”, senza avere alle spalle un solo giorno di insegnamento;
– vincitori di Concorso2016 ancora in attesa del posto.
Riassumendo, poi, la vergognosa situazione dei docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria, si può dire che:
– i primi (Scuola dell’Infanzia) non solo non hanno usufruito dell’opportunità di un Piano di Assunzioni né del Potenziamento, ma si vedono “erodere” i già rari posti disponibili a causa dei trasferimenti, dei passaggi di Ordine di Scuola (Primaria-Infanzia) e AP scriteriate “in nome del sacro rientro”;
– i secondi (Scuola Primaria) si vedono scavalcati da docenti privi di titolo adeguato (Abilitazione/Idoneità) e da AP sconsiderate a favore dei docenti/107, che sono già titolari di ruolo a Nord e che pretendono il posto a Sud dopo appena tre anni (e neppure quelli!)
Se spostiamo l’attenzione nell’ambito delle Graduatorie, vediamo:
– docenti in GaE da decenni, abilitati all’insegnamento a pieno titolo (con o senza abilitazione su sostegno);
– docenti in II fascia (TFA) con e senza tre anni di servizio;
– docenti laureati in III fascia (GI) con e senza tre anni di servizio;
– ITP in possesso di Diploma che cercano, attraverso ricorsi, di entrare in II fascia e che lavorano su sostegno SENZA titolo, superando i docenti di III fascia Diplomati e Laureati;
– neo-laureati che attendono il proprio turno.
Leggo notizie contrastanti in merito al valore del ‘titolo’ di Laurea e di quello Abilitante.
Nulla di più sbagliato e fuorviante, in un momento simile.
Se si afferma che la Scuola italiana viaggia su due binari diversi (cattedre vuote a Nord e GaE piene a Sud), si entra in un caos ancora peggiore.
Le soluzioni sono tre:
– una VALUTAZIONE (attraverso un capillare e sistematico servizio di incrocio-dati) tra coloro che posseggono regolare Abilitazione/Laurea e coloro che NON la posseggono (Diploma), permettendo un equo e sistematico Piano di Stabilizzazione di tutti i docenti precari;
– il BLOCCO di Concorsi a Sud sino al ‘pareggiamento’ con le graduatorie del Nord o, almeno, indire i Concorsi solo nelle regioni ove quelle cdc siano effettivamente esaurite;
– effettivo ESAURIMENTO delle GaE con immissione in ruolo dei docenti in esse ancora presenti, su tutti i posti disponibili.
Questa è l’unica via che può risanare il caos creato dal PD, secondo me.
Anna Maria Barbagallo
Quando sarà il prossimo concorso docenti 2024, denominato da molti Concorso Pnrr 2? Come sappiamo il…
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…