Da oltre tre anni è attivo anche in Italia il programma europeo Eco-Schools, che si prefigge di incoraggiare e riconoscere l’impegno delle scuole a favore dell’ambiente.
Il programma, gestito dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale e riconosciuto dall’Unesco, coinvolge in Europa ventitré Paesi, con oltre seimila scuole di ogni ordine e grado iscritte al progetto, che rappresenta un esempio di educazione ambientale partecipata ed organizzata in base ai dettami dell’Agenda 21 (il documento realizzato dopo la Conferenza sull’Ambiente tenuta a Rio de Janeiro nel 1992).
La proposta si affida alla sensibilità degli insegnanti chiamati ad individuare alcuni percorsi didattici che consentano di veicolare dei valori attraverso le discipline di loro competenza. Le tematiche ambientali vanno infatti integrate con i programmi delle singole materie. Si punta, anche attraverso una cooperazione interdisciplinare, a considerare l’educazione ambientale non un "sapere" ma un "saper essere".
In Italia, il programma Eco-Scuole è stato avviato nel 1998 con un progetto pilota che ha coinvolto nove istituti scolastici in Friuli Venezia Giulia, regione dove ha sede, nella città di Udine, il coordinamento nazionale. Per maggiori informazioni sull’iniziativa si può contattare Damiano Travani, della Segreteria operativa di Eco-Schools, attraverso il seguente indirizzo di posta elettronica: ecoschools@libero.it.
Peraltro, indicazioni relative alla campagna Eco-Schools sono riportate nella pagina web delle "eco-scuole" italiane (www.eco-schools.it), dove vengono anche illustrati brevemente alcuni programmi già svolti dai singoli istituti scolastici che aderiscono all’iniziativa).
La campagna intende promuovere stabilmente l’educazione ambientale a scuola e rendere gli alunni protagonisti dei "Piani di azione" che hanno obiettivi semplici ma efficaci, cercando di bilanciare gli aspetti teorici con quelli pratici. Il progetto rappresenta, inoltre, uno strumento che permette alla scuola di acquisire visibilità presso la propria comunità locale al fine di diffondere nuovi modelli comportamentali ecosostenibili.
Al momento dell’iscrizione, che è gratuita, la scuola viene invitata a seguire un percorso fatto di sette passaggi che conducono studenti, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici ed amministrazioni comunali dall’analisi iniziale del plesso scolastico fino alla definizione di un proprio "eco-codice". Quando (in genere dopo un anno) la scuola ritiene di aver concluso un percorso significativo, invia alla Segreteria operativa di Eco-Schools una sintesi che possa documentare il lavoro svolto, per ambire alla relativa certificazione e alla conseguente assegnazione di una "Bandiera verde".
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…
Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…