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Edifici scolastici, l’89% necessita di manutenzione. E per molti disabili rimangono un tabù

Rimane alto l’allarme sulla fatiscenza di una larga fetta degli istituti scolastici italiani. All’indomani della denuncia fatta dai geologi, a rilanciare l’attenzione è Cittadinanza Attiva con il IX rapporto “Sicurezza, qualità e confort degli edifici scolatici”. Uno dei dati più preoccupanti, emerso dall’analisi di 88 istituti, è quello riguardante le certificazioni: meno di 1 scuola su 2 fra quelle monitorate possiede il certificato di agibilità statica (41%). A rendere più grave la situazione il fatto che il 42% delle scuole del campione si trova in zona sismica e che lo stato della manutenzione lasci piuttosto a desiderare.
La percentuale è quasi la stessa nel caso della certificazione igienico- sanitaria, presente solo nel 40% dei casi. Preoccupa poi come siano ben 17 le scuole in cui sono state rilevate lesioni strutturali. I distacchi di intonaco interessano invece principalmente corridoi ed ingressi (24%), aule e laboratori scientifici (18%), palestre e segreterie (17%), mense e sale professori (15%), bagni (13%), aule computer e biblioteche (5%). L’indagine sottolinea, inoltre, il deficit di manutenzione (34% delle scuole) e la necessità di interventi manutentivi ordinari (89% dei casi) e di manutenzione straordinaria (31%).
Questa situazione è determinata anche dall’età avanzata degli edifici scolastici: il 70% del nostro campione risale a prima del 1974. La percentuale nazionale supera il 50%. A complicare una situazione di per sè già difficile è stato l’aumento degli studenti per aula: dal rapporto emerge come siano 21 le classi con più di 30 alunni (1,7%). Non si tratta di una percentuale irrisoria perche se trasformato in valore assoluto su 370 mila aule, quelle con più di 30 alunni sarebbero 2.220, per un totale di 66 mila alunni. Aule che, fra l’altro, sembrano ancor più insicure se è vero che nell’88% non sono dotate di porte anti panico e scale di sicurezza.
Tra le tante situazioni da sanare, una di quelle su cui si ha l’obbligo morale di soffermarsi riguarda le barriere architettoniche: ebbene, negli istituti dove sono stati svolti accertamenti risulta che nel 13% dei casi non è facile per i ragazzi disabili muoversi all’interno del proprio istituto. In assoluti, cortili (17%), palestre (15%) ed ingresso (13%) sono i luoghi ‘tabù’ per i ragazzi disabili. Solo l’11% degli istituti, ad esempio, dispone di un’apposita entrata priva di ostacoli. Male anche la voce ascensori, presente solo nel 61% degli istituti e spesso non funzionanti. Una curiosità: negli 88 istituti esaminati sono stati individuati 545 alunni disabili; questi erano seguiti da 270 insegnanti di sostegno, su un monte complessivo di 3.248 insegnanti, per un rapporto pari a 2,1 al nord, 2,7 al centro e 1,5 al sud. Numeri, in questo caso, in linea con i dati del Miur.

Alessandro Giuliani

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