Il Governo Renzi si assume l’impegno di rendere attiva entro il prossimo primo luglio breve l’anagrafe dell’edilizia scolastica. L’annuncio è arrivato dal sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi, che la mattina del 2 aprile è intervenuto alla presentazione di un piano di formazione sulla sicurezza nelle scuole per docenti, tecnici, ausiliari e amministrativi, che ha preso il via nella stessa giornata in un istituto scolastico della capitale.
Il piano partirà in estate, a scuole chiuse; proseguirà nelle vacanze natalizie per poi continuare nell’anno successivo. Reggi ha spiegato che l’anagrafe scolastica, che “fotograferà” tutte le scuole presenti nel territorio italiano, sarà ‘incardinata’ al ministero dell’Istruzione di Viale Trastevere.
Il sottosegretario ha aggiunto che l’obiettivo raggiunto, atteso da anni, è stato il risultato del lavoro dell’unità di missione che si sta anche occupando del piano di rimessa a punto dell’edilizia scolastica italiana. “L’unità di missione – ha detto Reggi – sta lavorando a pieno ritmo analizzando tutte le richieste di intervento – quelle utili sono 4 mila – che ci sono state inviate dai sindaci, ai quali avevamo chiesto di mandarci un elenco delle loro priorità. Noi daremo una risposta personalizzata a ciascuno dei sindaci che ci ha inviato le richieste”.
I fondi stanziati – ha ricordato il sottosegretario – sono 3 miliardi e 700 milioni e le scuole sulle quali si dovrebbe intervenire sono in tutto oltre 10 mila. Da un primo esame risulta che ci sia una necessità diffusa di piccola manutenzione, ma anche di interventi di media consistenza per una spesa di circa 200-500 mila euro.
“Stiamo lavorando – ha aggiunto Reggi – ad una ricognizione completa delle risorse che dovrà portare all’istituzione del fondo unico per l’edilizia scolastica. Una volta pronta questa ricognizione potremo dire basta alla parcellizzazione dei finanziamenti che afferiranno tutti al Miur”. Il sottosegretario ha infine reso noto che in un secondo momento l’unità di missione coinvolgerà anche soggetti esterni, quali l’Anci, l’Upi e le Regioni per procedere alle assegnazioni future di risorse. E’ infine in programma da parte della Presidenza del Consiglio una convocazione in tempi brevi dei ministeri titolari di risorse.
Nelle scorse settimane, il sottosegretario Reggi aveva rilasciato un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica’, poi smentita, nella quale si
lamentava perché il premier “Matteo Renzi spara razzi nel cielo, quello è il suo talento, ma poi noi arranchiamo dietro. Mancano tutti i dettagli, e che dettagli”. Le parole di Reggi avevano lasciato tutti stupiti, soprattutto perché il sottosegretario è tra i componenti dell’attuale Governo più legati all’ex sindaco di Firenze.
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