Gli architetti si propongono per la valutazione tecnica gratuita delle condizioni degli edifici scolastici. La decisione di mettersi a disposizione del governo Renzi arrivata il 15 marzo dal Consiglio Nazionale degli Architetti, riunito a Padova.
Per facilitare la ricognizione degli edifici scolastici d’Italia, soprattutto nei Comuni più piccoli e con meno risorse, il Consiglio ha deciso di mettere a disposizione i propri associati gratuitamente. “L’edificio scolastico – ha spiegato il presidente nazionale del Consiglio Leopoldo Freyrie – fa la differenza tra educazione e diseducazione dei nostri figli”, ma siccome “il 50% degli edifici scolastici è senza certificato di agibilità statica, noi vogliamo porci come presidi volontari per fare queste schede di valutazione. Siamo pronti a partire anche domani”.
Il Consiglio lunedì scriverà per comunicare la sua disponibilità al premier Matteo Renzi, al sottosegretario Graziano Del Rio e al presidente dell’Anci Piero Fassino.
L’opera degli architetti potrebbe essere utile. L’Anagrafe dell’edilizia rimane infatti incompiuta. Lo sanno bene le istituzioni. Ma anche le associazione che tutelano i cittadini. Come Cittadinanzattiva, che si è rvolta al presidente Renzi di avviare “al più presto l’Anagrafe dell’edilizia scolastica come strumento duraturo per tenere sotto controllo la stato di sicurezza delle nostre scuole”. L’associazione ha valutato “molto positivamente” le misure approvate il 14 marzo dal Consiglio dei Ministri. Ma è consapevole che la strada per mettere in sicurezza gli edifici scolastici è sempre in salita.
“Recuperare fondi già stanziati e non usati e reperire nuove risorse per circa 3 miliardi e mezzo, istituire una cabina di regia interministeriale, attribuire poteri straordinari a Sindaci e Presidenti di Provincia – afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva – sono impegni importanti che apprezziamo particolarmente considerate le difficoltà attuali. Chiediamo al Presidente di avviare contestualmente l’Anagrafe dell’Edilizia scolastica nazionale e per regioni, per avere un quadro completo della situazione e perché si possa investire da subito sulle scuole in condizioni più gravi, garantendo seri controlli sugli appalti e sui lavori. Chiediamo, inoltre – conclude Bizzarri – che si individui un piano decennale e delle linee di indirizzo per costruire nuove scuole e garantire la manutenzione ordinaria, anche facendo tesoro del lavoro che da anni svolgono associazioni come Cittadinanzattiva”.
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