Sono 450 e non 300 i milioni di euro che il Governo ha deciso di stanziare per migliorare la sicurezza degli edifici scolastici italiani. Lo afferma annunciato il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, in un’intervista all’Unità del 28 luglio.
“Centocinquanta milioni di euro in più rispetto ai trecento milioni nel triennio 2014-2016 già annunciati. Questo è lo sforzo che stiamo compiendo nel decreto legge del ‘Fare’ per sistemare e potenziare il patrimonio italiano di edifici scolastici”.
La Carrozza ha aggiunto che i “300 milioni di euro spalmati in tre anni arrivano da risorse Inail. Per gli altri 150 milioni una tantum nel 2014 – spiega ancora in ministro dell’Istruzione – è già prevista la suddivisione tra le Regioni. In pratica il Ministero fa da ‘facilitatore’, sono gli Enti locali (Comuni e Province n.d.r.) che conoscono il territorio a decidere quali istituti necessitano di interventi urgenti e a utilizzare le risorse. Ovviamente – conclude il responsabile del Miur – dobbiamo vigilare affinché vengano spese bene”.
Anche perché, aggiungiamo noi, la “spalmatura” di 450 milioni di euro sulle scuole porterà dei finanziamenti tutt’altro che faraonici. Se, per esempio, a beneficiarne fossero i primi edifici istituti scolastici (si oltre 40mila esistenti) individuati come prioritariamente bisognosi di modifiche edilizie da affrontare, ad ognuno andrebbero (in media) 450mila euro: una cifra non certo trascendentale. Soprattutto considerando che si tratta di interventi di assistenza, ristrutturazione e messa a norma da adottare spesso su grandi aree. Quindi, per concludere, particolarmente onerosi.