Edilizia scolastica, doccia fredda dalla Toscana: i soldi sono finiti

A distanza di poche ore dalle dichiarazioni con cui il ministro Carrozza confermava la volontà del Governo di sanare la grave lacuna sulla sicurezza degli edifici scolastici (“è una priorità del Governo e del Ministero”), da parte di Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’istruzione e coordinatrice di tutti gli assessori regionali all’Istruzione, è arrivata l’ammissione che le risorse per l’edilizia scolastica le risorse sono finite.
La sottolineatura della Targetti è arrivata a seguito delle dichiarazioni rilasciate nello stesso giorno dal sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo, D’Angelis, in materia di edilizia scolastica
“Purtroppo le parole del sottosegretario sono la conferma che il barile delle risorse è vuoto: spesi infatti i 358 milioni di euro stanziati tre anni fa, nel 2010, adesso non rimane più nulla”. Lo ha dichiarato in una nota, dopo aver.
“E’ molto apprezzabile – ha proseguito Targetti, peraltro nel giorno in cui ha incontro il ministro Carrozza – che il sottosegretario D’Angelis si sia subito voluto accertare dello stato dei finanziamenti per l’edilizia scolastica, una delle più gravi emergenze italiane; ma a parte lo stanziamento di tre anni fa anni fa, oggi non risultano risorse nuove”. Solo per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici toscani, ha spiegato Targetti, “a fronte dei 44 milioni stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal 2004 a oggi, servirebbero ben altri 400 milioni”.
In presenza di ulteriori risorse, la Toscana chiede che queste confluiscano nel neonato Fondo unico per l’edilizia scolastica, e che venga riattivato il sistema di programmazione degli interventi, previsto dalla Legge 23/1996, attraverso i piani regionali condivisi con il territorio e gli Enti locali.
“Occorre abbandonare – ha concluso il vicepresidente della Regine Toscana – la logica dei finanziamenti a pioggia che purtroppo ha caratterizzato gli interventi del Ministero negli ultimi anni”.
 

Alessandro Giuliani

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