Quello dell’edilizia scolastica potrebbe essere uno dei fili conduttori delle politiche del prossimo Ministro dell’Istruzione.
Lo sostiene anche il presidente dell’Indire Giovanni Biondi, intervistato proprio oggi dal direttore della nostra testata.
Secondo il presidente Indire non basta però costruire nuovi edifici, è indispensabile anche pensare a soluzioni innovative e cioè a scuole con ambienti di apprendimento che consentano di realizzare esperienze di didattica attiva e cooperativa.
Granze importanza rivestono anche gli arredi e le attrezzature didattiche.
Per una didattica attiva e cooperativa, per esempio, sono necessari più laboratori e meno aule con cattedre e banchi messi in fila, più biblioteche, più aule specializzate e meno atrii spogli e disadorni.
E ci vorrà anche una grande attenzione al tema del risparmio energetico, se davvero il futuro Governo vorrà dare spazio a politiche green attente allo sviluppo sostenibile.
Ma per fare tutto questo ci vorrà forse un Ministro ambientalista.
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