Siamo ancora in piena pandemia (dato che lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 marzo 2022) e dunque gli enti locali che non avessero ancora pagato lo stato di avanzamento dei lavori in talune strutture scolastiche dovrebbero procedere a farlo. Un tema, quello delle proroghe in materia di edilizia scolastica, che viene trattato sul dossier e sulle schede di lettura che accompagnano verso la conversione in legge il Dl 228 del 30 dicembre 2021 recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, più comunemente conosciuto come decreto milleproroghe (per capirci, proprio quello che ha spostato al 31 marzo 2022 il termine dello stato di emergenza nel nostro Paese).
Si tratta di disposizioni volte – spiega il dossier -, rispettivamente:
• ad autorizzare gli enti locali, per tutta la durata dell’emergenza, a procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori (c.d. SAL), anche in deroga ai limiti fissati per gli stessi nell’ambito dei contratti di appalto;
• ad accelerare l’esecuzione degli stessi interventi nella fase di sospensione delle attività didattiche (evidentemente, relative, nella previsione originaria, all’a.s. 2019/2020).
Semplificazione delle procedure di pagamento
Per far fronte all’emergenza, la semplificazione delle procedure investe anche il settore scolastico, insomma. Gli interventi di edilizia scolastica che non si fossero ancora conclusi, per tutta la durata dell’emergenza in determinate condizioni potranno essere finanziati anche in presenza di uno stato di avanzamento dei lavori che non rispetti esattamente i limiti fissati nell’ambito dei contratti di appalto.
Si legge nel dossier:
Più nello specifico, l’art. 232, co. 4, del D.L. 34/2020 (L. 77/2020) ha
previsto che, al fine di semplificare le procedure di pagamento a cura degli enti locali per interventi di edilizia scolastica durante la fase emergenziale da Covid-19, per tutta la durata dell’emergenza gli enti locali sono autorizzati a procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori anche in deroga ai limiti fissati per gli stessi nell’ambito dei contratti di appalto.
Eventuali cambiamenti a questo stato di cose potrebbero subentrare durante il percorso parlamentare del provvedimento legislativo, quando il Dl 228 verrà convertito in legge, attorno alla fine di febbraio 2022.