Con la stagione delle piogge si torna a parlare di emergenza edilizia scolastica. Secondo la Rete degli studenti la situazione ormai “è tragica: crolli e danni sono all’ ordine del giorno, ma fanno notizia solo nel caso di feriti o studenti e insegnanti miracolati”, sostiene l’associazione studentesca. Che coglie l’occasione per ricordare il crollo del controsoffitto al liceo Montanari di Verona, venuto giù appena una manciata di giorni fa.
“Il fatto – commenta Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti medi – è di una gravità inaudita: non siamo più disposti ad accettare che studenti e insegnanti possano rischiare la vita entrando a scuola”.
“Il fatto – commenta Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti medi – è di una gravità inaudita: non siamo più disposti ad accettare che studenti e insegnanti possano rischiare la vita entrando a scuola”.
Anche per questo, continua il rappresentante della Rete degli Studenti, “domani (11 ottobre n.d.r.) saremo in piazza in tutta Italia per chiedere che l’edilizia scolastica ritorni a essere al centro di interventi strutturali. Non si può giocare con la vita degli studenti, degli insegnanti e del personale scolastico. Un’insegnante è stata addirittura portata al pronto soccorso per accertamenti. Un fatto gravissimo, a distanza di 5 anni dalla tragedia di Rivoli, che evidentemente ha avuto ben poco da insegnare”.
Alle manifestazioni di venerdì 11 ottobre, che si svolgeranno in 80 città, parteciperanno diverse associazioni di studenti: a Roma si prevede l’affluenza maggiore. I giovani rivendicheranno, oltre ad un piano di manutenzione dell’edilizia scolastica, anche un maggiore sostegno al diritto allo studio, ad una scuola pubblica di qualità. E di terminare la stagione dei tagli e delle politiche di austerità verso il settore della Conoscenza. L’iniziativa si chiamerà “Si scrive scuola si legge futuro”.