1) costruzione di nuovi edifici a sostituzione di quelli obsoleti.
2) messa in sicurezza degli edifici esistenti
3) riqualificazione energetica e adeguamento funzionale degli edifici esistenti.
A tal proposito l’UDS scrive: “ Per intraprendere questa strada è certamente necessario non considerare il Patto di stabilità, dopodichè, a differenza di quanto afferma il documento, alcune stime generali per una globale risanamento degli edifici scolastici esiste, ed è di minimo 13 miliardi di euro. Nel documento si propone una cabina di regia operativa unica presso la Presidenza del Consiglio, cui prendano parte MIUR, MIT, protezione civile e le associazioni nazionali degli Enti Locali. In seguito a tale proposta, anch’essa puramente descrittiva e poco pragmatica, si legge: “dove le scuole possono essere ristrutturate si dovrà procedere con interventi di straordinaria manutenzione, altrimenti dove il patrimonio scolastico è irrimediabilmente compromesso, si possono prevedere permute con il privato”. 5000 cantieri entro il 2014-2016. Questo è l’obiettivo. E’ inaccettabile che anche solo si nomini la possibilità di far intervenire il privato nel risanamento degli edifici scolastici in questo paese “.
Interessante evidenziare la parte dell’articolo che coinvolge il Sottosegretario di Stato Raggi: “Il documento che ci troviamo a leggere è estremamente vago, sia nell’analisi che nelle proposte. Il tutto diviene ancora più fumoso e indefinito leggendo le parole del sottosegretario all’istruzione Roberto Reggi, il quale denuncia la mancanza di informazioni e la difficoltà nell’agire sulla materia in termini finanziari “.
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