“Non vengo da una famiglia di artisti, avevo dei sogni più medi: all’inizio ho provato a fare il calciatore, ma non ci sono riuscito. Il piano b era, appunto, fare l’insegnante. A scuola ne ho avuto uno illuminante che mi ha passato la passione per la letteratura, le poesie, e l’arte perché la vedevo nei suoi occhi mentre insegnava”.
A dirlo Edoardo Leo, sulle pagine di Roma Fanpage.
“Quella figura – continua l’attore e regista – mi ha fatto pensare che, quando c’è un grande entusiasmo, riesci a comunicarlo anche agli altri. Poi a 22 anni è nato tutto per caso: quando ho capito che mi piaceva recitare, ho deciso di mettermi a studiare. La prima parte della carriera non è stata così fortunata e felice: faccio questo mestiere da quasi 30 anni, ma i primi anni sono stati molto complicati e difficili, anche se prendo tutto quello che è stato. La sofferenza di non fare certe cose mi ha costretto a una dedizione e a una disciplina ancora maggiori. Quando vedevo che i film che volevo fare come attore non me li offrivano, me li sono scritti da solo.”
Edoardo Leo, laureato con il massimo dei voti in Lettere presso l’Università La Sapienza di Roma, nel 2023 è uscito nelle sale come regista ed attore con “I migliori giorni”, film diretto con Massimiliano Bruno. E da pochi giorni è sulla piattaforma straming Netflix con il lungometraggio “Era ora”.
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