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Educare alla diversità “costruendo” vera integrazione.

“Est’adò” è la versione estiva e più ludica, che caratterizza l’impegno dell’ASAI, Associazione di volontariato che opera da oltre dieci anni nel quartiere San Salvario a Torino, con sede in via Sant’Anselmo, proponendo iniziative per bambini e giovani, italiani ed immigrati.
Nata dall’esperienza di un oratorio del quartiere si è comunque sempre caratterizzata per aver cercato una modalità nuova di intervento, non condizionata da un’unica identità e religiosità. Nel giugno 2000 l’associazione si è così staccata dall’oratorio ed è diventata laica ed autonoma, con l’intento di fornire una risposta concreta alla carenza di proposte e spazi adatti a coinvolgere ragazzi e giovani in attività formative e aggregative in una zona, caratterizzata da una presenza migratoria sempre maggiore. L’associazione, che opera cercando un contatto ed un continuo confronto con il territorio ed i cittadini, è diventata con il passare del tempo un punto di riferimento stabile e riconosciuto, costruendo un legame molto forte con il territorio.
Obiettivi principali di tutti gli interventi, progetti ed attività dell’Asai sono:
– l’accoglienza ed il dialogo,
– la promozione di percorsi di integrazione sociale e di cittadinanza attiva
– la promozione dell’interculturalità come risorsa,
– la prevenzione del disagio,
– la salvaguardia e la valorizzazione delle identità personali, culturali e religiose, garantendo la promozione delle rispettive identità
– lo sviluppo delle capacità di autonomia personale e del protagonismo giovanile,
– il coinvolgimento delle diverse risorse del quartiere e della città,
– l’integrazione tra le famiglie italiane e gli stranieri residenti nel territorio.
L’Associazione è formata da operatori sociali, animatori, educatori, tirocinanti, insegnanti, psicologi, volontari del servizio civile e da circa un centinaio di volontari, cittadini (genitori, famiglie, insegnanti in pensione, giovani ed adulti). Ognuno di essi mette a disposizione le proprie peculiari professionalità e personalità, risorse ed energie, al servizio delle diverse attività che l’associazione propone ai giovani che frequentano il centro.
I ragazzi che frequentano con più regolarità sono per lo più bambini ed adolescenti italiani ed immigrati, ma anche giovani adulti ed adulti.
Nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzi immigrati, nati in Italia da genitori stranieri oppure arrivati di recente per ricongiungersi con i loro famigliari, altri invece sono “minori non accompagnati”, seguiti dai Servizi sociali e dalle comunità per minori.
Molti di loro sono ragazzi della cosiddetta “seconda generazione”, che vivono “sospesi tra due culture”, tra la famiglia d’origine e la società d’accoglienza. Si rivolgono al Centro per imparare l’italiano, per conoscere altri coetanei, per incontrarsi con i loro connazionali, per occupare il proprio tempo libero. L’Associazione offre anche il luogo spazio contenitore dove confrontarsi, dove affrontare le difficoltà legate ai documenti, al lavoro (tramite lo Sportello Lavoro), all’integrazione, alla scuola.
Una delle principali e più richieste attività dell’Asai è quella del supporto scolastico:i corsi di italiano ed il doposcuola permettono ai ragazzi un più rapido e proficuo inserimento nel sistema scolastico, offrendo anche un supporto nell’orientamento scolastico e professionale. L’Asai è presente con i propri educatori anche in alcune scuole medie inferiori e Ctp della Città di Torino, in progetti più ampi per la lotta alla dispersione scolastica.
Un’altra espressione delle attività dell’associazione sono i laboratori ludico-espressivi (teatro, danza, musica, percussioni, “giocoleria”, ecc…) che motivano i ragazzi proponendosi come attività aggregative e di svago. Sono stati attivati anche corsi di informatica ed è possibile usufruire dipostazioni Internet sia per uso personale sia per uso scolastico. I ragazzi che frequentano il laboratorio informatico utilizzano Internet soprattutto per mantenere saldi i legami con il paese d’origine.
Ai ragazzi più grandi, che frequentano l’Asai da più tempo, vengono infine proposti percorsi di formazione per divenire a loro volta animatori ed essere di supporto ai ragazzi più giovani.
In un recente dibattito su Integrazione e Diversità, Sergio Durando dell’Asai, così presentava il lavoro dell’associazione: “lavorando con giovani e adolescenti da molti anni, abbiamo constatato che la riflessione più generale doveva posarsi su una questione fondamentale e fondante, prima di tutto l’educazione. Attraverso l’educazione alle diversità ci si apre all’interculturalità, ci si apre al rapporto, all’ascolto, all’accoglienza”. Nelle parole di Durando anche un monito: “lavorare sull’educazione non è facile, è un processo dai tempi lunghi, si incontrano immani resistenze, lavorare sulla valorizzazione delle differenze implica un procedere per tempi lunghi ed è un percorso per nulla scontato”. Ricorda inoltre come l’Italia sia pericolosamente e colpevolmente indietro rispetto a questioni e diritti fondamentali: il riconoscimento della cittadinanza, il diritto d’asilo, i minori migranti soli.

Per maggiori informazioni sulle attività dell’ASAI: www.asai.it .

Redazione

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