“E’ passato un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin eppure sembra che il ministero dell’istruzione non riesca a dare quelle timidissime risposte che Giuseppe Valditara aveva annunciato a pochi giorni da quella tragedia. Che fine ha fatto il progetto “Educazione alle relazioni”? Oggi Repubblica scrive che Agedo e Famiglie Arcobaleno denunciano che Il Fonags, forum delle associazioni di genitori che avrebbe dovuto coordinare il progetto, non sarebbe stato mai convocato.
Che cosa ha fatto Valditara in tutto questo tempo? Perché è passato invano un anno? Parliamo di un progetto facoltativo, dall’approccio timidissimo, eppure pare che nemmeno quello si sia stato in grado di realizzare. Nel frattempo i femminicidi continuano e le misure di prevenzione e di educazione restano una chimera. Valditara ci dia una risposta, almeno su questo”.
Così i deputati M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato.
Lo scorso 6 novembre, durante il question time, trasmesso dalla Tecnica della Scuola, il ministro Valditara aveva risposto così ad un’interrogazione:
“La violenza contro le donne è aberrante. Dobbiamo creare una società in cui una donna non venga più svilita. Se vogliamo mettere fine a ogni prevaricazione e violenza dobbiamo affermare la cultura del rispetto e il valore della persona”.
“La scuola ha una finalità educativa fondamentale, modella la cultura di un Paese. La scuola dunque è il luogo privilegiato per farlo. Abbiamo deciso di intervenire con una riforma dell’insegnamento dell’Educazione Civica. Abbiamo inserito l’obiettivo rivolto al contrasto alla violenza contro le donne per educare a relazioni corrette e rispettose. Il progetto ‘Educare alle relazioni‘ si inserisce in tutte le discipline”.
“Queste tematiche saranno affrontate da ogni docente parallelamente alla propria disciplina. Ci sono anche le recenti norme sulla condotta. Risulta necessario creare laboratori contro il bullismo a scuola. Solo mettendo al centro la cultura del rispetto possiamo sconfiggere ogni manifestazione di maschilismo e discriminazione”.
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