Il disegno di legge che istituisce i profili di educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista, con i relativi albi professionali, è stato approvato nella giornata del 5 luglio dall’aula della Camera.
Nelle prossime settimane la proposta di legge dovrà essere esaminata anche dal Senato per l’approvazione definitiva.
L’articolo 1 del provvedimento prevede che tali figure professionali “operano nei servizi e nei presìdi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di ogni età”.
Con un emendamento a firma della deputata Piccolotti, il PD avrebbe voluto una formulazione più precisa; per esempio per il pedagogista l’emendamento chiariva che tale figura “può svolgere la propria professione presso le pubbliche amministrazioni e nei servizi pubblici e privati, con compiti e funzioni di consulenza tecnico-scientifica e attività di progettazione, coordinamento, di direzione, di programmazione, monitoraggio di strutture, servizi e attività educative e formative, di supervisione degli interventi a valenza educativa, di inclusione sociale, formativa e pedagogica, in particolare nei comparti educativo, sociale, scolastico, dei servizi educativi per l’infanzia, formativo, della genitorialità e della famiglia, sportivo, culturale, giuridico, penitenziario, socio-assistenziale, socio-sanitario e della salute, della disabilità e della marginalità, della transizione ecologica e digitale. Opera, inoltre, nell’ambito delle attività di orientamento scolastico e professionale, di promozione culturale e di consulenza pedagogica”.
L’emendamento non è stato accolto e questo ha fatto sì che al momento del voto, i deputati del PD si siano astenuti sull’articolo 1.
Il disegno di legge è stato comunque approvato e alla fine il PD ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dall’aula: “Dobbiamo combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa e le figure professionali dell’educatore e del pedagogista sono preposte a questi scopi. Le loro sono competenze specifiche, differenti da quelle degli insegnanti. Chiediamo con forza che vengano valorizzate queste figure professionali, e siamo felici che il governo abbia accolto il nostro ordine del giorno che sollecita il governo ad istituire un tavolo tecnico incaricato di affrontare le tante problematiche che riguardano tali professioni, quella dell’educatore in particolare”.
Un commento favorevole arriva anche da Vanna Iori, docente universitaria e già senatrice PD, che da anni si batte per il riconoscimento di tali figure: “La politica deve mettere al centro della Comunità le relazioni educative nei vari contesti territoriali e sostenere le professioni del pedagogista e dell’educatore che accompagnano e sostengono l’opera della scuola nel rapporto genitori-studenti-insegnanti”.
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