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Educatori professionali e pedagogisti, ancora irrisolta la questione dell’iscrizione all’albo

La proroga per l’iscrizione all’albo dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici di cui si è molto parlato di recente alla fine non c’è stata e adesso è urgente trovare una soluzione per garantire la continuità del servizio nelle strutture che si occupano della fascia 0-6 di età.

La Posizione della FISM

In questo contesto, la Presidenza della Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) ha intrapreso una serie di iniziative volte a mantenere un dialogo costante con il governo, cercando soluzioni che possano agevolare gli educatori in servizio. Uno degli obiettivi principali è ottenere un chiarimento riguardo al concetto di “prima applicazione” della normativa, un aspetto cruciale per la corretta attuazione delle disposizioni transitorie.
La FISM – si legge in un loro comunicato – sta lavorando affinché venga definito un termine successivo al 6 agosto scorso, data di scadenza per l’iscrizione all’Ordine, che consenta a tutti gli aventi diritto di iscriversi con condizioni agevolate rispetto al regime ordinario. Questo è particolarmente importante perché, durante la fase di prima attuazione, non è richiesto il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione, garantendo così la tutela degli educatori già in servizio.

La situazione normativa

Un ulteriore elemento di complessità è rappresentato dalla recente modifica all’art. 14 del D. Lgs 65/2017, introdotta dalla Legge 29 luglio 2024, n. 106. Tale modifica ha ribadito che, a partire dall’anno scolastico 2019/2020, l’accesso ai posti di educatore nei servizi educativi per l’infanzia è riservato a coloro che possiedono specifici titoli di studio, con alcune eccezioni per i titoli conseguiti entro l’anno accademico 2018/2019.
Inoltre, il comma 3-bis dello stesso articolo prevede che i titoli conseguiti entro la data di entrata in vigore del decreto continuino a essere validi per l’accesso ai posti di coordinatore di struttura educativa. Anche l’art. 101 del DL 18/2020 ha previsto una proroga per l’ultima sessione delle prove finali relative all’anno accademico 2018/2019, prorogando anche i termini connessi a scadenze didattiche o amministrative.

La FISM, si legge ancora nel documento, consapevole delle difficoltà che l’attuale situazione comporta, sta collaborando attivamente con il Governo per garantire che tutti i servizi educativi possano operare in un clima di serenità e stabilità. In particolare, si ritiene essenziale l’apertura di un “Tavolo tecnico” che coinvolga tutti gli attori interessati, al fine di analizzare la situazione e trovare soluzioni concrete per una corretta applicazione della legge.

Reginaldo Palermo

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