Prosegue la battaglia delle educatrici di nidi e maestre della scuola d’infanzia comunali, ad alto rischio licenziamento dopo diversi anni di supplenza.
Le proteste, che hanno preso inizio l’estate scorsa per via del nuovo bando comunale che escludeva dalle supplenze coloro che avevano svolto più di 36 mesi (per non incappare nell’assunzione coatta prevista dalle direttive europee in materia, sostenute dalla sentenza della Corte di Giustizia europea del novembre 2014), nelle ultime ore hanno preso vigore. Con l’Unione sindacale di base, il sindacato più combattivo, che il 13 maggio ha indetto uno sciopero.
Nella stessa giornata, alcune maestre ed educatrici hanno deciso, per prostesa, di occupare la Chiesa di Sant’Andrea della Valle.
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“Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, si è recata personalmente presso” la chiesta “occupata questo pomeriggio a Roma” dalle educatrici “in lotta con l’Usb contro il licenziamento delle precarie e la privatizzazione dei servizi”.
“Giunta nella chiesa, il ministro ha annunciato l’immediato incontro che le lavoratrici, protagoniste di una lunga mobilitazione, stavano chiedendo dallo scorso lunedì 9 maggio, data di inizio del presidio sotto Palazzo Vidoni – si legge nella nota -. Le lavoratrici hanno dunque posto termine all’occupazione di Sant’Andrea della Valle ed una delegazione USB si è recata alla Funzione Pubblica dove è da poco iniziato l’incontro col Ministro. Presenti all’incontro anche lavoratrici di altre città italiane, giunte oggi a Roma per la mobilitazione nazionale indetta dall’Usb”.
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