Potrebbe arrivare anche l’educazione al valore del cibo nel sistema di istruzione e formazione della primaria: è l’obiettivo del disegno di legge presentato il 14 ottobre al Senato.
Il ddl, che ha come prima firmataria Leana Pignedoli (Pd), prevede la promozione di una serie di buone pratiche alimentari per i ragazzi, tra cui l’installazione di distributori automatici di frutta e latte.
“Un approccio integrato – si legge nella premessa del provvedimento- tra alimentazione e ambiente, di realizzazione di attività integrate di educazione alimentare e motorie per favorire wellness, sani stili di vita e il contrasto all’obesità e ai disturbi legati alla cattiva alimentazione”.
Per attuare le attività previste, nel 2016 si prevede di utilizzare 15 milioni di euro delle risorse già destinate nell’esercizio 2015 sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Per il 2017 si prevede una spesa di 10 milioni di euro, con ripartizione delle risorse definita dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca.
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L’iniziativa legislativa, integrando quanto già previsto dal decreto su ‘La buona scuola’, vuole sviluppare le conoscenze degli studenti in merito al valore del cibo e dell’alimentazione equilibrata attraverso l’introduzione, a decorrere dall’anno scolastico 2016-2017, di un Piano nazionale sperimentale denominato ‘Educazione al valore del cibo’ adottato dal Miur.
Tra gli strumenti didattici contemplati laboratori, giochi a tema dieta mediterranea, attività integrate di educazione alimentare e motoria, oltre alla formazione ed aggiornamento ad hoc dei docenti della primaria.
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