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Educazione al sonno, quali i benefici?

Alla base delle attività giornaliere, al fine di garantire un corretto equilibrio dell’organismo e delle relative prestazioni, figura il sonno. Uno strumento di elevata portata, che se adeguatamente svolto, migliora il benessere psicofisico ed agevola il controllo di stress e tensioni varie. L’educazione allo stesso, nonostante la menzionata importanza per il rendimento, non viene adeguatamente osservata dai sistemi formativi europei, salvo particolari eccezioni. Gli studi confermano che la vulnerabilità dell’individuo, compresa a livello comportamentale, cognitivo e soprattutto immunitario dipendono in particolare dal riposo notturno e dalla regolarità delle fasi che lo caratterizzano. L’avvio delle lezioni al mattino presto rischia, come avviene per la settimana lavorativa da quattro ore, di essere soggetto ad una sensibile modifica: numerose scuole – in particolare nella Penisola Scandinava ed Islanda – stanno effettuando delle verifiche se effettivamente tale strategia contiene dei benefici utili a docenti e studenti. In particolare nei periodi più stressanti dell’anno – esami, chiusura valutazioni e simili – l’educazione al sonno è di vitale importanza; diviene difatti obbligatoria nelle lezioni di scienze motorie e sportive attraverso esercizi mirati (Repubbliche Baltiche).

Le raccomandazioni delle Fondazioni

Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, quasi tre quarti degli studenti delle scuole superiori non dormono abbastanza durante le notti scolastiche. La National Sleep Foundation della Gran Bretagna raccomanda agli adolescenti di dormire dalle 8 alle 10 ore a notte. Ma vari fattori lo ostacolano, tra cui l’orario di inizio della scuola e i cambiamenti nei ritmi circadiani degli adolescenti – l’orologio biologico interno che regola il ciclo sonno-veglia e si ripete all’incirca ogni 24 ore. Un sonno sano è fondamentale per lo sviluppo fisico, cognitivo ed emotivo degli adolescenti. Quando gli studenti non dormono abbastanza, le conseguenze possono durare e ripetersi a livello cronico. Si va dalla cattiva salute mentale alla riduzione dei tassi di frequenza e di conseguimento dei vari titoli di studio. La proposta di legge che risulta da tali considerazioni imporrebbe che le scuole medie e superiori inizino le attività non prima delle 8:15 entro l’anno scolastico 2026-27. Sebbene genitori, educatori e amministratori scolastici non possano modificare le dinamiche biologiche e fisiologiche, possono modificare gli orari di inizio della scuola per consentire agli studenti di dormire a sufficienza per il successo negli studi e il benessere fisico e mentale. In effetti, l’American Academy of Pediatrics raccomanda di posticipare l’orario di inizio della scuola alle 8:30 o più tardi ancora per garantire un adeguato riposo.

La situazione a livello globale: fisiologia e cambiamenti

In tutto il mondo, gli orari di inizio scuola variano considerevolmente, dalle 7:00 in Brasile alle 9:00 in Finlandia. Anche se non sono a conoscenza di alcun set di dati globale o ricerca sulla relazione tra orari di inizio scuola e rendimento scolastico, la Finlandia si è classificata al secondo posto nell’elenco dei migliori sistemi educativi nel rapporto Global Citizens for Human Rights nel 2020. Il Canada, dove la giornata scolastica media inizia alle 8:30, è stato classificato al quarto posto. I genitori potrebbero notare che i loro figli, che in tenera età erano mattinieri, iniziano a dormire sempre più tardi quando raggiungono l’adolescenza. Ciò non è solo dovuto al tipico comportamento adolescenziale, come giocare ai videogiochi a tarda notte, ma piuttosto è una risposta biologica legata al nuovo stile di vita. Durante l’adolescenza, i cambiamenti nei livelli ormonali, insieme alla maturazione fisica e cerebrale, portano a cambiamenti naturali nel ritmo circadiano. L’organismo tende a ritardare il rilascio di melatonina, l’ormone responsabile della sonnolenza notturna. Di conseguenza, gli adolescenti spesso trovano difficile addormentarsi presto, il che li porta ad andare a dormire più tardi. Questo ritmo biologico ritardato porta anche a preferire svegliarsi più tardi la mattina. Questi cambiamenti si scontrano con le aspettative sociali e culturali, come l’inizio anticipato della scuola, e spesso contribuiscono alla privazione del sonno tra gli adolescenti. Oltre l’80% delle scuole pubbliche medie e superiori negli Stati Uniti iniziano prima delle 8:30, con il 42% prima delle 8 e il 10% prima delle 7:30.

Una mappa aggiornata circa la durata delle attività scolastiche e l’avvio delle lezioni è disponibile al link: https://worldpopulationreview.com/country-rankings/average-school-day-length-by-country

Andrea Maggi

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