Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, come riporta un comunicato di Viale Trastevere, è intervenuto questa mattina, 29 aprile, alla Festa dell’educazione alimentare organizzata a Bari da Coldiretti. Nel corso dell’evento, il Ministro ha firmato un Protocollo d’intesa con il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini.
“I giovani sono il nostro futuro e oggi è una giornata importante per la scuola italiana”, ha dichiarato il Ministro Valditara nel suo discorso di saluto, di fronte a una platea di oltre 1.500 bambini giunti da tutta Italia con i loro insegnanti. “Il Protocollo sottoscritto con Coldiretti è un segnale di grande fiducia. Ho incontrato qui tantissimi ragazzi e ascoltarli è stato davvero molto importante per me. Voglio ringraziare, come sempre, gli insegnanti che rendono possibile tutto questo con il loro lavoro. È importante dire che qui, oggi, c’è la vita. Perché la terra è vita, la agricoltura è vita, la scuola è vita”.
“Tengo a sottolineare tre punti: la firma di questo Protocollo testimonia una grande attenzione del Governo e di Coldiretti per l’educazione alimentare, per la qualità delle mense scolastiche e quindi per la qualità della vita dei nostri ragazzi; al centro della nostra iniziativa ci sono la tutela della salute e la valorizzazione del territorio, c’è la difesa di una dimensione culturale centrale per la crescita dei giovani, la tutela della nostra identità; realizzeremo una grande riforma della formazione tecnico-professionale e porteremo gli operatori economici a insegnare nelle scuole. Abbiamo appena destinato risorse importanti al settore: gli Istituti agrari e alberghieri sono tra i destinatari di 166 milioni di fondi PON e le scuole capofila degli Istituti Tecnici Superiori negli stessi settori sono tra i destinatari di oltre 64 mln di fondi PNRR. Inoltre, stiamo lavorando per fornire una Carta dedicata a tutto il personale della scuola: ringrazio Coldiretti che ha aderito per prima a questa iniziativa. Lavoreremo al progetto nelle prossime settimane ma anticipo che conterrà opportunità importanti per i lavoratori del mondo della scuola”, ha aggiunto il ministro.
Quest’ultimo ha annunciato: “Il protocollo non riguarda solo la qualità del cibo nelle mense, ma anche il tema dell’educazione alimentare nelle scuole. E’ una collaborazione che si svilupperà anche con un’iniziativa a favore di tutti i docenti. Ci saranno ore scolastiche dedicate all’educazione alimentare. L’educazione alimentare è fondamentale per prevenire i rischi per la salute per garantire una crescita sana e tutelare anche l’ambiente”.
“Noi – ha proseguito Valditara – puntiamo molto all’educazione della cittadinanza. Abbiamo fatto un accordo con il ministero dei Trasporti e quello dell’Interno in tema di educazione stradale, un grandissimo tema perché gli incidenti stradali sono la prima causa di morte fra i giovani”, ha ricordato.
Queste le parole, riportate da Ansa, di Coldiretti: “Arriva l’accordo salva mense dopo che gli ultimi controlli dei carabinieri per la tutela della salute hanno evidenziato irregolarità in una struttura su tre nelle mille aziende che operano nella ristorazione scolastica, dagli asili nido fino agli istituti superiori”.
L’obiettivo dell’accordo è garantire prodotti del territorio a chilometro zero per valorizzare gli elementi culturali legati al cibo e alla tradizione sostenendo le filiere produttive e i piccoli imprenditori locali. “Con questo accordo – spiega ancora Coldiretti – si vuole sensibilizzare gli studenti sul valore di una corretta alimentazione e di uno stile di vita sano ed equilibrato per la salute fisica e psicologica”. Un obiettivo da raggiungere anche “attraverso iniziative congiunte di promozione con gli uffici scolastici regionali e reti di soggetti pubblici e privati del mondo sanitario, dell’università e della ricerca, mettendo a disposizione le conoscenze e gli esperti della Coldiretti”.
Coldiretti ha ricordato inoltre di essere impegnata nel progetto Educazione alla campagna amica di Donne impresa che “ha coinvolto negli ultimi venti anni circa dieci milioni di bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra 4 e 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori”. “Consumare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, ha evidenziato il presidente Prandini.
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