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Educazione alla cittadinanza sarà materia scolastica, piace il progetto di legge dei sindaci: oltre 50 mila firme

“Abbiamo raccolto 55 mila firme. Ora possiamo depositare la proposta di legge per introdurre l’educazione alla cittadinanza come materia nelle scuole”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, annunciando che la proposta di legge dei sindaci ha compiuto il suo cammino e nei primi giorni del 2019 verrà depositata.

Determinante l’entusiasmo di tante categorie

“È un grande risultato collettivo: la prima spinta è arrivata dalla buona volontà dei sindaci e di tutti gli amministratori che si sono dati da fare; ma fondamentale è stato l’entusiasmo di categorie – editori dei giornali, professori, studenti, prima di tutto – e naturalmente dei cittadini che hanno fatto propria la campagna e hanno firmato da ogni angolo d’Italia”, ha sottolineato Decaro.

“Attraverso l’educazione alla cittadinanza – ha continuato il rappresentante dei sindaci – crediamo si possa formare una migliore coscienza civile nei cittadini di domani. Come diceva Mandela, l’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo. Proviamo a migliorare la vita nelle nostre città lavorando sul rispetto di quel che è di tutti, approfondendo, in teoria e in pratica, cosa fa di noi una comunità”.

Cosa prevede il progetto di legge?

La bozza di legge prevede l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza con voto autonomo, come aveva sottolineato qualche giorno fa La Tecnica della Scuola, e, dove non si optasse per l’introduzione di una nuova ora ai quadri orari, comporterà la rimodulazione degli orari delle discipline storico-filosofico-giuridiche.

Nel corso degli anni dovrà comprendere tra l’altro lo studio della Costituzione e di elementi di educazione civica, delle Istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione europea, ma anche i diritti umani, l’educazione digitale, l’ambiente, elementi fondamentali di diritto e di educazione alla legalità.

La proposta, rivista grazie al contributo del mondo della scuola, affida a una Commissione costituita ad hoc presso il Miur, di rivedere i piani di studio.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella: argomento sentito

“Siamo riusciti a raccogliere oltre 50mila firme, che nei prossimi giorni porteremo in Parlamento. Primo obiettivo raggiunto, andiamo avanti! #educazioneallacittadinanza”, ha scritto su twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Come sindaco sento l’urgenza di avere cittadini sempre più consapevoli di vivere una comunità fatta di regole di civiltà condivise. Trovo necessario ripartire dalla scuola e dalle nuove generazioni per far conoscere temi semplici ma fondamentali: dall’educazione ambientale all’educazione civica, dal diritto italiano ed europeo alla Costituzione e alla legalità”, ha poi aggiunto il sindaco Nardella in una nota.

Il successo della nostra proposta è “segno che abbiamo toccato un argomento molto sentito e via via crescente: chi butta una cicca per terra, chi sporca, chi danneggia, chi ignora i fondamenti del nostro vivere civile deve essere educato e non semplicemente represso. Un grazie sentito a tutti ad Anci, ai sindaci e a tutti coloro che si sono impegnati senza soste per il raggiungimento di questo importante obiettivo”.

I tanti volti “noti” che hanno sostenuto la proposta

Tra coloro che hanno sostenuto la proposta figurano anche tanti volti “noti”: la senatrice a vita Liliana Segre, appena eletta donna dell’anno da Famiglia Cristiana, Gigi Proietti, il sovrintendente del Maggio Musicale Cristiano Chiarot e gli orchestrali del Maggio.

Tra i firmatari del pdl, figurano anchel’astronauta Paolo Nespol, l’ex campione di volley Andrea Lucchetta, il campione paraolimpico di lancio del peso Tapia Oney, Adriano Panatta, Sigfrido Ranucci, Gaetano Gennai.

Alessandro Giuliani

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