Si parla di introdurre nelle scuole l’educazione all’affettività. L’idea di per se è buona: la scuola deve educare e su più fronti lo fa meglio è. Tutto sta a vedere come. Sì, perché conoscendo bene il mondo dell’istruzione (sono insegnante) posso con buona approssimazione immaginare cosa succederebbe: tale tipologia di educazione potrebbe infatti facilmente diventare terreno di scontro ideologico fra “affettivologi” di opposte fazioni. Posso ragionevolmente figurarmi un attacco di educatori progressisti, che verrebbero alla carica propugnando temi quali la famiglia omosessuale, il matrimonio gay-lesbo-trans e quant’altro; cui risponderebbe il contrattacco di educatori conservatori, che propugnerebbero invece la famiglia tradizionale, il matrimonio rigorosamente etero, niente sesso al di fuori delle nozze…
E i poveri studenti? Presi in mezzo fra i colpi e le frecciate delle opposte fazioni!
Forse prima di procedere è bene fissare regole e paletti e poi – ovviamente- rispettarli!
Daniele Orla
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