Attualità

Educazione all’aperto: ecco come poter aderire e ideare un progetto formativo

Il prossimo 15 giugno si svolgerà il seminario nazionale annuale della rete “Scuole all’aperto”, che avrà come tema centrale quello del valore delle pratiche all’aperto per la salute e la sicurezza dei bambini e degli adolescenti. Durante l’incontro saranno anche presentate alcune buone pratiche delle scuole appartenenti alla Rete.

La Rete

La scuola capofila, secondo l’accordo di rete del luglio 2020, è l’Istituto Comprensivo 12 di Bologna, che coordina le azioni generali e organizza incontri nazionali e territoriali, oltre ad aver stipulato una convenzione specifica con l’Università di Bologna per il coordinamento scientifico del progetto.

Compito della rete è quello di diffondere le pratiche e la pedagogia delle scuole all’aperto, estendendo le sue azioni anche a livello territoriale. Sin dai suoi primi passi alla rete hanno aderito scuole da tutta Italia, dalla Campania all’Emilia Romagna – la regione con il più alto numero di istituti presenti – dalla Liguria alla Sicilia.

Il sito di Scuole all’Aperto, che nel 2017 ha ricevuto il premio comunicazione dal sito “bambini e natura.it”, ha funzione di servizio per l’informazione e la divulgazione delle principali pratiche educativo-didattiche che sono in costante aumento in Italia. Ricca di esperti è anche la redazione che cura l’informazione del sito, di cui fanno parte insegnanti, pedgogisiti, ma anche genitori e ricercatori universitari. Importante è la collaborazione del Centro di Documentazione RIESCO del Comune di Bologna che dal 2018 ha creato un archivio che contiene tutti imateriali che nel tempo sono stati prodotti dalle scuole all’aperto; si tratta di un’utile risorsa per sostenere le scuole che muovono i primi passi nell’istruzione outdoor.

Per promuovere la conoscenza della pedagogia della scuola all’aperto, sono stati individuati i gruppi di attivatori, che a livello locale promuovono la proposta della rete e possono essere il consiglio di istituto, a volte un gruppo di docenti di scuola, a volte nascono da uno stimolo del Comune di appartenenza della scuola o da esperti universitari o di enti di promozione della relazione educativa tra bambini e natura. Si tratta di alleanze larghe ed a più livelli, non di singoli individui, e le municipalità sembrano essere, in quasi tutti i contesti sinora attivati e partenti, un attore strategico per interagire con la scuola, promuovere l’adesione, e motivare e fronteggiare timori e resistenze che questa adesione comporta.

Come aderire?

Lo staff nazionale, una volta che il Collegio Docenti della scuola ha approvato formalmente la volontà di aderire alla rete, si affiancherà all’istituto per analizzarne i bisogni formativi e per supportarlo a ideare un progetto formativo e di facilitazione. Non va dimenticato che non tutte le scuole hanno le condizioni per una didattica all’aperto, che consentano la piena realizzazione della proposta educativa, e l’esperienza delle scuole della rete suggerisce che occorrono almeno tre anni perché si possa completare la formazione dei docenti. Inoltre, dicono gli esperti, la sperimentazione in corso ha visto sempre partente una singola scuola primaria di un istituto comprensivo, in quanto l’efficacia è molto alta quando si lavora insieme come team per tre anni di una singola scuola primaria statale per volta.

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Carmelina Maurizio

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