Secondo il 53° Rapporto del Censis nelle scuole di tutta Italia sta avvenendo una piccola rivoluzione: c’è sempre più attenzione nei confronti dell’ambiente e dell’educazione allo sviluppo sostenibile e questo sta accadendo non perché il Miur stia cambiando i programmi o stia erogando fondi e stanziamenti particolari alle scuole.
Questo cambiamente sarebbe legato molto più semplicemente all’”effetto Greta”: cioè studenti e insegnanti stanno cercando di mettere in pratica le parole e le proposte della giovane svedese Greta Thunberg.
I ricercatori del Censis hanno intervistato più di mille dirigenti scolastici il 74% dei quali ha dichiarato che nel corso dell’anno 2019 l’etica ambientalista degli studenti è cresciuta grazie alle parole e alle azioni della giovane Greta.
E’ difficile dire se la percezione dei dirigenti scolastici abbia un fondamento scientifico, ma resta il fatto che ci sono anche dati oggettivi: per esempio nelle scuole di tutta Italia si stanno diffondendo orti e giardini allestiti e curati dagli stessi alunni, mentre sempre più spesso spariscono distributori automatici di bottigliette d’acqua e di merendine sostituiti da borracce e merende fatte in casa.
Quanto sta accadendo sembra comunque mettere in evidenza che per cambiare l’approccio alla tematica ambientale non occorrono necessariamente nuovi programmi e forse neppure l’ora obbligatoria di educazione all’ambiente o alla sostenibilità come vorrebbe anche il ministro Fioramonti.
C’è da augurarsi comunque che l’effetto Greta non svanisca in fretta e possa contribuire ad aumentare l’attenzione nei confronti dei temi ambientali.