La proposta dell’introduzione dell’educazione civica dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo grado ed anche come materia all’esame di stato del primo ciclo e dell’esame di maturità è un’idea buona, positiva.
Ma la domanda che nasce è: a quale docente deve essere affidato questo insegnamento? Non si pensi minimamente di inserirlo nel gruppo delle materie umanistiche perché non è pensabile affidare tutto all’insegnante di lettere che insegna sia italiano, sia storia che geografia.
L’educazione civica deve essere una disciplina trasversale che deve abbracciare tutte le materie nelle loro specifiche competenze.
Non esiste affatto il docente tuttologo, ma quello specializzato nei diversi ambiti. L’educazione alla cittadinanza potrebbe essere affidata al docente di diritto e di italiano, l’educazione alla salute e l’educazione sessuale al docente di scienze, l’educazione all’ambiente al docente di tecnologia, anche se l’idea migliore sarebbe quella di affidare l’insegnamento dell’educazione civica all’insegnante di diritto, la cui cattedra potrebbe essere quella di “diritto, economia e educazione civica”.
Il professore di diritto che conosce le leggi e le normative dello Stato e delle diverse branche della giurisprudenza, è l’unico docente in grado di spiegare agli alunni le diverse tipologie di reato e le pene che ne derivano dalle infrazioni.
Per le scuole infanzia, primaria le basi dell’educazione sono affidate alle maestre e ai maestri, i quali devono insegnare agli alunni le conoscenze elementari del rispetto della persona, delle cose e dell’ambiente in cui vivono.
Mario Bocola