I lettori ci scrivono

Educazione civica, anche i sociologi la devono insegnare!

Il presente è un invito alla tutela dell’insegnamento compiuto, preciso ed esatto di Cittadinanza e Costituzione. L’invito è indirizzato alla Ministra Lucia Azzolina, nonché all’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici e a tutte le istituzioni competenti.

L’ASI – Associazione Sociologi Italiani intende tutelare l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione come una delle competenze specifiche dei Sociologi.

Possiamo asserire che Cittadinanza e Costituzione nelle scuole, ad oggi, sia diventato baluardo esclusivo del diritto, giacché tutto il campo semantico viene ricondotto ai principi della Costituzione e alla conoscenza del funzionamento istituzionale e amministrativo o alla pura giurisprudenza dei diritti e dei doveri nella partecipazione alla vita democratica.

Eppure il concetto di Cittadinanza non è riducibile a quello di Costituzione o un esclusivo, mero elaborato giuridico/giurista. Cittadinanza è relazione, è qualità della vita, è partecipazione e integrazione nella collettività, è azione culturale per un futuro responsabile. Cittadinanza è senso di appartenenza e inclusione sociale.

Non a caso quando si parla di Cittadinanza attiva ci si riferisce a una serie di pratiche comportamentali che garantiscano la continuità responsabile e consapevole della vita comunitaria. Di fatto la Sociologia della Cittadinanza – così come riferita da Giddens – attribuisce la Cittadinanza alla condotta alternativa del soggetto che agisce all’interno di una comunità, ove essere cittadino è uno status imprescindibile dell’uomo che vive in relazione con gli altri. La Cittadinanza, cioè, è roccaforte delle dinamiche relazionali e dei gruppi. Diventa chiaro, quindi, che l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione non possa essere trattato univocamente e monolateralmente, piuttosto debba essere affrontato compiutamente da professionisti formati e competenti nel settore, cui i Sociologi sono a pieno titolo riconosciuti.

Le linee guida per l’insegnamento di Educazione civica prevedono 3 nuclei tematici: Costituzione, Sviluppo sostenibile e Cittadinanza ditale. Eppure, è stato formalmente riconosciuto esclusivamente il ruolo del docente abilitato in discipline giuridico-economiche.

Si esorta, pertanto, a valersi maggiormente dei docenti laureati in Sociologia – presenti all’interno dei propri organici quali insegnanti di Filosofia e scienze umane o di Sostegno – i quali possono essere di prezioso ausilio nell’espletamento di tale percorso formativo. Cogliamo l’occasione per invitare il Ministero a vagliare nuovamente la questione, in modo tale da avviare delle modifiche già a partire dall’anno scolastico 2020/2021, anno che, come sappiamo, sarà travagliato da numerose problematiche.

Il contesto di didattica a distanza ci spinge a reinquadrare il percorso di Cittadinanza e Costituzione, il quale deve essere arricchito con spunti relazionali, tecnologici e sociologici, ampliando i concetti di salute, benessere, cooperazione, costume e ambiente. L’anno scolastico che verrà ci spinge a ripensare le diverse prassi sin qui utilizzate e riteniamo, quindi, che l’azione innovativa consterà innanzitutto in una diversa presentazione degli insegnamenti in oggetto, maggiormente calibrati su ciò che accade nel mondo globalizzato; una scuola aperta alla società, attraverso la quale i giovani possano incominciare a interpretare con maggiore chiarezza, coscienza e comprensione la realtà circostante.

L’obiettivo è quello di creare un percorso differente – rispetto a quello concernente le discipline curriculari – ove la formazione su diritti e doveri sia assimilata con un approccio innovativo che parta dalla Costituzione e arrivi a offrire uno sguardo trasversale sullo stare assieme, sulle problematiche relative all’infanzia e all’adolescenza, sul rapporto con la famiglia e le istituzioni, sulla legalità e sulla responsabilità individuale e sociale, e molto altro ancora.

L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione deve, dunque, essere un percorso disegnato su una pluridisciplinarità orientata da metodologie laboratoriali e progettuali, in cui la storia e il diritto siano sempre più accompagnati da un’accurata lente sociologica, sempre attenta allo studio degli individui, al loro rapporto con le istituzioni e l’ambiente, alla loro reciproca interazione.

ASI (Associazione Sociologi italiani)

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