La storia dell’insegnamento dell’ “educazione civica” risale a 60 anni fa quando entrò a far parte dei programmi scolastici per iniziativa dell’allora ministro dell’istruzione Aldo Moro.
Per molto tempo è stato abbinato all’insegnamento della storia.
Nel 2008 cambiano le cose anche a seguito dell’entrata in vigore della legge che introduce “Cittadinanza e Costituzione”, non una materia vera e propria ma un’area di cui si deve occupare l’intero consiglio di classe.
In questo modo tutti i docenti dovrebbero lavorare per far acquisire agli alunni i valori della convivenza civile non solo in termine di conoscenze (cosa sono Camera e Senato, per esempio, o quali sono i compiti del sindaco) ma soprattutto in termini di comportamenti adeguati; dall’altro lato però non prevede un voto specifico da inserire nel documento di valutazione.
La legge di cui si sta parlando, invece, prevede che l’insegnamento sia affidato ad un ben preciso docente.
La disciplina sarà quindi oggetto di specifica valutazione, ma il rischio è che si punti troppo sulle conoscenze e poco sui comportamenti.
Il dibattito è aperto.
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