Il 94% dei/delle 12-18enni intervistati/e nel corso di una ricerca di Telefono Azzurro – BVA e DOXA (Navigare il futuro) afferma di avere la percezione di conoscere l’Intelligenza Artificiale, anche se solo il 9% ritiene di possedere una conoscenza molto. Solo il 10% sente di avere una scarsa conoscenza: nello specifico, il 9% poco e l’1% pochissimo
Del resto la percentuale di ragazzi e ragazze che negli ultimi 3 mesi ha utilizzato prodotti e servizi basati sull’intelligenza artificiale (vedi grafico) è altissima. Infatti solo il 7% degli intervistati non ha mai utilizzato prodotti/servizi basati sull’IA negli ultimi 3 mesi.
Per quanto riguarda i vantaggi più probabili dell’Intelligenza Artificiale, i due più selezionati riguardano il tempo. Nello specifico, quello principale per gli/le intervistati/e è la possibilità di velocizzare i processi (57%, percentuale che sale al 60% rispettivamente per le femmine e per gli adolescenti), seguito dal poter risparmiare tempo che si può poi investire in altre attività (46%). Inoltre per quasi 4 su 10 uno dei vantaggi dell’Intelligenza Artificiale risiede nell’accessibilità delle informazioni. Il 21% (24% per i maschi) sostiene che si amplierà il ventaglio di opzioni lavorative per il futuro e il 15% che si diventa più creativi servendosi di sistemi di Intelligenza Artificiale. Solo in ultima analisi, vengono selezionati vantaggi relativi agli aspetti emotivi e sociali: per il 13% sono utili per distrarsi dai problemi della vita quotidiana, per il 13% per ricevere supporto nell’affrontare difficoltà emotive e psicologiche e per il 10% per ridurre le diseguaglianze sociali. Il 5% non rintraccia vantaggi.
Per quanto riguarda i rischi, invece, il rischio avvertito come il più probabile è quello di diventare meno creativi e di perdere le competenze (39%, 41% per le femmine) e, a pari merito (35%), seguono il timore di diventarne dipendenti e di non riuscire a valutare l’affidabilità delle informazioni.
L’83% degli intervistati dichiara di conoscere e/o utilizzare ChatGPT: il 28% conosce e utilizza la versione gratuita: perlopiù i maschi (33% rispetto al 22% delle ragazze) dai 15 ai 18 anni (30%), rispetto ai partecipanti più piccoli (25%). Solamente il 4% conosce e utilizza la versione a pagamento. Inoltre, il 26% afferma di sapere bene di cosa si tratta ma non ha mai avuto occasione di utilizzarla personalmente. Il 25% riporta di conoscerla solo di nome, soprattutto le ragazze (29% rispetto al 21% dei ragazzi). Infine, il restante 17% dichiara di non conoscere affatto ChatGPT.
Si tratta di dati perfettamente in linea con le ricerche internazionali Da una recentissima pubblicazione dello statunitense Pew Research Center si apprende infatti che circa un teenager su cinque, tra i 13 e i 17 anni, che ha sentito parlare di ChatGPT, dichiara di averlo utilizzato come strumento di aiuto e supporto nei compiti scolastici.
Uno dei temi cruciali connessi all’utilizzo da parte dei ragazzi e delle ragazze di internet, dell’intelligenza artificiale e delle risorse digitali, è connesso con la regolamentazione a livello nazionale internazionale.
Come è noto l’Unione Europa sta concludendo l’iter che porterà alla definizione dell’AI ACT la prima legge al mondo che affronta in maniera complessiva lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. “Si tratta, ha dichiarato Ernesto Caffo di Telefono Azzurro, di un’occasione da non perdere per definire i confini normativi e catalogare i rischi di una delle rivoluzioni tecnologiche più pervasive di sempre”
E per conoscere, prevenire e gestire i rischi per bambini e adolescenti connessi al web il Politecnico di Milano e Telefono Azzurro hanno avviato una collaborazione che porta alla creazione di un nuovo osservatorio che si aggiunge agli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano che rappresentano il punto di riferimento in Italia sull’innovazione digitale.
L’osservatorio Digital & Kids opererà lungo quattro i filoni di ricerca:
educazione al digitale | Analisi delle iniziative e soluzioni per l’educazione al digitale. Valutazione del livello di consapevolezza attuale su opportunità e rischi del digitale da parte di minori e caregiver |
Intelligenza Artificiale | Analisi di come AI possa contribuire alla vigilanza e alla sicurezza dei minori online a partire dai sistemi di age verification, fino all’identificazione degli abusi e alla prevenzione legata al cyberbullismo |
Scuola digitale | Analisi delle opportunità e del livello di sviluppo del digitale nella scuola: impatto che l’IA ha sui modelli educativi, sull’apprendimento dei ragazzi, sull’inclusione e sui processi scolastici |
Regolamentazione | Ricavare un benchmark internazionale legato al tema dell’accesso a Internet e allo sviluppo di servizi digitali dedicati ai minori, oltre all’identificazione dei profili di responsabilità da parte dei fornitori di servizi digitali rivolti ai ragazzi. |
Come si può vedere lo snodo delle diverse ricerche è direttamente connesso al tema della cittadinanza digitale, della piena consapevolezza, da parte dei ragazzi e delle ragazze, delle potenzialità e dei rischi del nuovo contesto digitale nel quale crescono. E qui un ruolo centrale è ricoperto dalla scuola.
A questi temi, e con la presenza diretta anche della polizia di stato, è dedicata la lezione di educazione civica che Tecnica della scuola offre a tutte le scuole italiane e che sarà in onda in diretta il 22 febbraio, alle ore 11,00.
Come è noto l’articolo 5 della legge 92/2029 che istituisce la disciplina trasversale educazione civica è interamente dedicato al tema della cittadinanza digitale che deve essere inserito nel curricolo di educazione civica.
Negli ultimi mesi il tema della cittadinanza digitale è stato investito con forza dall’apparire della intelligenza artificiale generativa (ad esempio ChatGPT perla creazione di testi, Dall-E per le immagini, Synthesys per i video) che amplifica a dismisura la possibilità non solo di mis-informazione e dis-informazione ma anche di azioni di revenge porn oltre al nuovo fenomeno della sextortion, ovvero l’ estorsione con finalità intima.
Ne parleremo con Davide Vassena, responsabile formazione della Fondazione Carolina e con la Vice Questore Lisa Di Berardino, del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano.
Fondazione Carolina opera livello di educazione, sensibilizzazione e formazione a tutti i livelli della comunità educante e della società civile, affinché la sicurezza online non sia solo un principio ma anche un valore condiviso. Molto interessanti materiali didattici gratuiti messi a disposizione delle scuole – dalle primarie alle secondarie di primo e secondo grado – a supporto degli insegnanti per educare sulle tematiche del benessere digitale e del rispetto nelle relazioni, online e offline.
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