Dopo il parere negativo espresso dal CSPI, riguardo l’introduzione, a partire dal 2019/2020 anche in via sperimentale, dell’Educazione civica, arriva un comunicato stampa del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, in cui emerge che si punta a spostare l’avvio dei percorsi di Educazione civica a partire dal settembre 2020.
Dall’ufficio stampa del Miur in data odierna dell’11 settembre 2019, arriva il seguente comunicato: “Abbiamo appreso del parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione relativo alla sperimentazione sull’insegnamento dell’Educazione civica – dichiara il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti -. Sentirò a breve associazioni di dirigenti, docenti e studenti per discutere con loro della possibilità di avviare una seria programmazione a partire da gennaio 2020 (con tanto di fondi aggiuntivi in Legge di Bilancio), per fare quello che il precedente Ministro non aveva fatto, cioè preparare in modo efficace le scuole nell’ottica dell’introduzione dell’Educazione civica nel settembre 2020, come previsto dalla legge”.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, riunitosi d’urgenza il giorno 11 settembre 2019, ha espresso all’unanimità parere negativo riguardo la partenza della sperimentazione nell’anno scolastico 2019/2020 dello studio obbligatorio dell’Educazione civica, che avrebbe comportato una programmazione interdisciplinare di 33 ore nel curricolo delle varie discipline con voto collegiale per ogni singolo alunno.
La legge che introduce questo nuovo insegnamento dell’Educazione civica, entrerà in vigore, ormai appare chiaro soprattutto dopo il comunicato stampa del Miur, nell’anno scolastico 2020/2021.
Il CSPI ha spiegato che l’introduzione di questo nuovo insegnamento merita una giusta formazione dei docenti, prima di partire in modo approssimativo e improvvisato, inoltre è importante, secondo tutti i componenti del CSPI, riflettere sulle più adeguate modalità di valutazione dell’Educazione civica anche tenendo conto degli strumenti valutativi attualmente esistenti.
Abbiamo ascoltato la vicepresidente del CSPI, Anna Maria Santoro (FLC CGIL), che si è detta pienamente soddisfatta del lavoro svolto dal Consiglio Superiore dell’istruzione, dove si è raggiunto un parere univoco e unanime ( fatta eccezione per una sola astensione di un componente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) .
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