L’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica in tutti i cicli scolastici sta ponendo agli insegnanti numerose domande su come affrontare gli argomenti previsti dal piano operativo di questo insegnamento.
È noto che la materia di nuova istituzione non è del tutto nuova nel panorama degli insegnamenti di educazione civica nelle scuole. Questa materia si è sempre insegnata nelle scuole con denominazioni diverse, ossia cittadinanza e costituzione.
Ora si ritorna alla vecchia nomenclatura con una sorta di mossa del gattopardo del Miur.
Il presidente della repubblica ha firmato la legge soltanto qualche settimana fa nel pieno della tempesta della crisi di governo ed oggi si attendeva il decreto del Ministro per avviare l’insegnamento di questa disciplina.
È una affannosa corsa contro il tempo in quanto siamo a ridosso dell’avvio del nuovo anno scolastico.
Ovviamente si sta generando il pasticciaccio brutto dell’educazione civica che sta producendo soltanto confusione tra i docenti che dovrebbero insegnare questa materia.
Non è possibile dettare le linee guida di una nuova disciplina a pochi giorni dall’inizio delle lezioni.
Sarebbe il caso, come è stato evidenziato da più parti, di rinviare l’applicazione di questa legge al prossimo anno scolastico per permettere ai docenti di aggiornarsi e alle case editrici di pubblicare i testi adatti con i contenuti della disciplina. Ricordiamoci che “gatta frettolosa fa figli ciechi!”
Mario Bocola
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