Siamo giunti al terzo anno della sperimentazione dei progetti e delle attività previste per l’Educazione Civica (legge 92/19). Molte scuole, classi, gruppi interdisciplinari di docenti hanno sviluppato notevoli progetti. Molti colleghi hanno incontrato difficoltà, emerse dal dialogo e dal confronto, legate a problemi strutturali generali o del livello scolare.
Alcuni gruppi hanno realizzato un assemblaggio o puzzle di interventi disciplinari. Diverse scuole, purtroppo, non hanno ancora attuato la sperimentazione di quest’attività che è comunque obbligatoria. Il MI si sta attivando per esse.
Allora Come progettare, osservare, valutare e documentare le attività di Educazione Civica? La sperimentazione dell’Educazione civica, come attività trasversale a tutte le discipline, ha già evidenziato, dicevamo, problemi di tipo diverso. VAI AL CORSO
Difficoltà di alcuni gruppi di docenti nel progettare insieme e collaborare, per mancanza di spazi orari, ma anche di abitudine o mentalità; scarsa attitudine a osservare in itinere, per poi valutare in base a dati e documentare un’attività che non è più disciplinare e sommativa, ma collegiale, formativa; un percorso interdisciplinare.
Problematiche nella valutazione: che rapporto c’è fra il voto collegiale di Educazione Civica o il voto della mia materia? O quello legato a un periodo (tri-quadrimestre)? E a quello di comportamento? Ma che valutazione posso fare nel I° quadrimestre se il progetto è nella seconda parte dell’anno?
Un efficace percorso di educazione civica si articola in: a) progettazione per competenze ed obiettivi di Educazione Civica, b) osservazione, c) valutazione formativa ed autovalutazione, d) revisione e documentazione).
Quale approccio è vincente?
Quello per il quale il docente:
- condivide un metodo per programmare, dal livello di Istituto a quello di progetto o di classe; per osservare le attività, in modo da valutare in base a dati e rilevazioni; per riprogrammare a metà percorso; per valutare in base alla osservazione (anche attraverso forme di autovalutazione allievi e docenti); e infine per documentare, perché la scuola che fa ricerca deve pubblicare i propri risultati, specie in caso di sperimentazione.
- Si confronta con i colleghi e i referenti, in modo dialettico e attraverso un atteggiamento aperto, così da evidenziare problemi e difficoltà e rispondervi insieme, nel momento della loro (ri)definizione di inizio anno, di una nuova programmazione o della riprogrammazione di metà percorso.
- Mette a disposizione i propri strumenti, confrontandoli con quelli elaborati dalle altre scuole.
- Analizza le buone pratiche realizzate in altre scuole dei diversi livelli.
- Coinvolge attivamente gli allievi in tutte le fasi del processo.
Il corso
Per cogliere la sfida a ripensare i modi di lavorare e valutare che ci viene dall’Educazione Civica, vi suggeriamo il corso Educazione civica: osservare, riprogrammare e valutare le attività, in programma dall’8 settembre, a cura di Rodolfo Marchisio.