Le attività di Educazione Civica, che sono progettualità trasversali interdisciplinari e cooperative per la formazione della cittadinanza e della cittadinanza digitale, pongono nuovi problemi in merito alla valutazione.
In ogni ordine di scuola, non più disciplinare e sommativa, ma collegiale e formativa. VAI AL CORSO
La valutazione delle attività di Educazione Civica è formativa e per competenze quindi le competenze e gli obiettivi cui si tende devono essere previsti già nella progettazione, osservati con strumenti comuni e valutati in modo collegiale, escludendo qualsiasi forma di valutazione disciplinare e sommativa.
E qualsiasi confusione col voto di comportamento o condotta, perché sono legate alla partecipazione ed al contributo al progetto comune.
Il percorso è quindi: progettazione per competenze ed obiettivi, osservazione, valutazione formativa ed autovalutazione, revisione dei percorsi e documentazione, perché la scuola fa (non fa finta di fare) ricerca e deve rendere pubblici i propri risultati.
La nuova norma sulla valutazione nella scuola primaria e nella scuola della infanzia reintroduce utilmente al posto dei voti modalità e giudizi motivati in relazione al percorso. Si vedano le chiare indicazioni di R. Palermo.
Su questi argomenti il corso Valutare le attività di Educazione civica ed Educazione alla cittadinanza digitale, di Rodolfo Marchisio, in programma dal 16 marzo.
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