Le attività di Educazione Civica, che sono progettualità trasversali interdisciplinari e cooperative per la formazione della cittadinanza e della cittadinanza digitale, pongono nuovi problemi in merito alla valutazione. (VAI AL CORSO)
In ogni ordine di scuola, non più disciplinare e sommativa, ma collegiale e formativa.
La valutazione delle attività di EC è formativa e per competenze quindi le competenze e gli obiettivi cui si tende devono essere previsti già nella progettazione, osservati con strumenti comuni e valutati in modo collegiale, escludendo qualsiasi forma di valutazione disciplinare e sommativa. E qualsiasi confusione col voto di comportamento o condotta, perché sono legate alla partecipazione ed al contributo al progetto comune.
Il percorso è quindi: progettazione per competenze ed obiettivi, osservazione, valutazione formativa ed autovalutazione, revisione dei percorsi e documentazione, perché la scuola fa (non fa finta di fare) ricerca e deve rendere pubblici i propri risultati.
La nuova norma sulla valutazione nella scuola primaria e nella scuola della infanzia reintroduce utilmente al posto dei voti modalità e giudizi motivati in relazione al percorso. Si vedano le chiare indicazioni di R. Palermo.
È utile quindi:
- chiarire le problematiche connesse alla valutazione formativa e collegiale, anche alla luce della norma sulla scuola primaria
- approfondirle in relazione alla attività di Educazione alla cittadinanza e cittadinanza digitale, che può svolgersi anche in un solo periodo dell’anno e quindi non è necessariamente periodica (trimestre o quadrimestre). Ma che valutazione posso fare nel I quadrimestre se il progetto è nella seconda parte dell’anno?
- offrire e motivare metodi e strumenti di Osservazione, Valutazione, Documentazione, attraverso buone pratiche.
Per approfondire link a scheda e video
Il corso
Su questi argomenti il corso Valutare le attività di Educazione civica ed Educazione alla cittadinanza digitale, di Rodolfo Marchisio, in programma dal 16 marzo.