Le tecnologie digitali hanno rivoluzionato la nostra società e oggi i bambini crescono e vivono in un mondo in cui questi sono onnipresenti. La cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” influisce su tutti gli aspetti della vita, dalla salute al commercio, dalle interazioni sociali al modo in cui le persone lavorano.
I sistemi di istruzione non sono meno colpiti, non solo perché la tecnologia può avere un impatto su come viene erogata l’istruzione, ma anche perché l’educazione ha un ruolo da svolgere nella preparazione dei giovani ad un mondo guidato dalla tecnologia.
Sull’importanza della tecnologia nell’istruzione si sofferma l’ultimo rapporto Eurydice, dal titolo “Digital Education at School in Europe” (a disposizione anche la sintesi “Eurydice Brief Digital Education at School in Europe”).
Come dimostra la ricerca, crescere nell’era digitale non rende i “nativi digitali” intrinsecamente competenti. Gli studenti hanno ancora bisogno di supporto nell’acquisizione delle giuste competenze. I sondaggi inoltre indicano che l’uso della tecnologia è in gran parte limitata alle attività del tempo libero non scolastiche, mentre l’impegno con la tecnologia a fini educativi nelle scuole è ancora in ritardo.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro poi, c’è un gap di competenze da colmare: un aumento del numero di posti di lavoro richiede alti livelli di competenza nell’uso della tecnologia e molti nuovi lavori si basano su competenze digitali specializzate.
Da un punto di vista sociale, la sfida è quella dell’inclusività: un divario tra quelli senza o con solo competenze digitali di base e altri con competenze di alto livello potrebbe aggravare le lacune esistenti nella società ed escludere ulteriormente alcune fasce della popolazione.
Guardando all’educazione, la sfida non è solo quella di garantire che i giovani sviluppino le competenze digitali necessarie, ma anche raccogliere i benefici che la tecnologia può offrire nel processo di insegnamento e apprendimento. Questo significa anche garantire che i giovani possano utilizzare le tecnologie digitali in modo efficace e sicuro. I rischi come il cyberbullismo, la dipendenza da Internet o la perdita di privacy sono stati per diverso tempo una delle principali preoccupazioni per i responsabili politici e, di conseguenza, la sicurezza è diventata una questione centrale nelle politiche di educazione digitale.
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