Per promuovere l’insegnamento dell’Educazione Finanziaria a
scuola è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e la Banca d’Italia. Si tratta di un’iniziativa che vuole allargare l’offerta formativa della scuola, così come hanno ribadito il Capo Dipartimento di Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, e il Capo del Dipartimento Tutela della clientela ed Educazione finanziaria della Banca d’Italia, Magda Bianco, che hanno spiegato quali sono le finalità del Protocollo d’intesa, ovvero il potenziamento dell’educazione finanziaria e la promozione della cittadinanza sociale nelle istituzioni scolastiche, al fine di rafforzare le
competenze dei giovani, il loro orientamento formativo e la loro futura occupabilità.
Il protocollo, per ora di durata triennale, prevede una ricca serie di proposte educative, che introdurranno la cultura economica in ambito scolastico e nei percorsi d’istruzione per gli adulti, portando le tematiche finanziarie nei luoghi dell’istruzione, con l’obietivo di accrescere le competenze in questo settore da parte degli studenti. Inoltre, potrebbe servire a rinforzare il legame fra questo tema, l’educazione alla cittadinanza e la salvaguardia ambientale.
L’idea di sensibilizzare studentesse e studenti, anche adulti, a una corretta gestione delle proprie risorse, al valore della sostenibilità anche in campo economico-finanziario e all’esercizio di una cittadinanza economica e sociale che favorisca l’inclusione, soprattutto delle persone finanziariamente fragili rappresenta il cuore di questo progetto formativo,
che vuole essere una sfida tutta da cogliere per il mondo dell’istruzione.
Tra le iniziative ci saranno quelle dedicate al funzionamento e alle finalità della Banca centrale, co-progettate nel rispetto dei Piani triennali dell’offerta formativa; attività nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; programmi di orientamento per le secondarie di I grado, sulle filiere formative del settore finanziario e le
relative prospettive occupazionali, e per le secondarie di II grado, sulle
prospettive offerte dal territorio.
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