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Educazione fisica, materia di serie A o di serie B?

CobasCobas

A proposito della ormai decennale polemica sull’educazione fisica scuola: voto che fa media, materia inutile, insegnanti che non lavorano.

È da trent’anni che insegno questa materia con dedizione e professionalità cercando di infondere nei miei alunni conoscenze e competenze della mia disciplina, tenendo in considerazione sempre il loro livello di partenza.

È inutile creare una tassonomia tra materie cognitive, motorie: queste più importanti di quelle.

La formazione della persona deve essere completa e la conoscenza/cultura del proprio corpo è fondamentale.

L’Italia è un Paese con un alto tasso di analfabetismo ”motorio” e solamente intervenendo a scuola, si potrebbe ridurre il gap rispetto al resto d’Europa.

Materia di serie B o serie A che cosa vuol dire poi: perché faccio lezione pratica in palestra sono un docente di serie B, mentre se tengo una lezione di “fisiologia muscolare dell’esercizio fisico” in classe sono considerato docente di serie A?

Aggiungo: ”ci sono docenti che danno il pallone per non lavorare”? Può essere, ma posso garantire che ci sono molti colleghi delle materie cognitive e presunte di serie A, incontrati nel mio percorso da docente, che non insegnavano in classe la loro disciplina.

La distinzione quindi è tra docenti professionali e docenti poco professionali, qui ci starebbe la “definizione” di insegnante di serie A e insegnante di serie B.

Ma si sa, si vuole continuare a considerare il docente di scienze motorie il figlio di un dio minore e ciò mette in evidenza l’ignoranza da parte di molte persone e/o colleghi (intesa come non conoscenza o mancanza di cultura) della nostra disciplina.

Stefano Franzin

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