Educazione legalità, firmata “carta d’intenti” Prestigiacomo-Gelmini

Un accordo interministeriale per promuovere nelle giovani generazioni l’educazione alla legalità ambientale e allo sviluppo sostenibile: a firmare la “carta d’intenti”, a Palazzo Chigi, sono stati i ministri dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.
L’accordo, che intende sensibilizzare i giovani anche sul fronte dei rifiuti e sulla lotta alle ecomafie, prevede un congruo finanziamento: ben un milione di euro. I particolari dell’iniziativa ancora non sono stati ancora resi noti, ma di sicuro i suoi contenuti troveranno applicazione all’interno della nuova materia “Cittadinanza e Costituzione” che dal prossimo anno interesserà tutti gli studenti. Le linee generali dell’accordo sottoscritto tra i due dicasteri prevedono la diffusione tra i ragazzi della comprensione delle problematiche ambientali, la consapevolezza della possibilità di tutelare e valorizzare l’ecosistema il rilancio di stili di vita eco-sostenibili, rispettosi della natura.

“Educare le giovani generazioni a una cultura ambientale consapevole – ha detto il ministro Prestigiacomo – è essenziale se vogliamo costruire oggi, e soprattutto per domani, un mondo migliore. Spetta alle istituzioni, alla scuola, alla famiglia il delicato compito di formare sin da ora i protagonisti della tutela del pianeta, con strumenti semplici e diretti che insegnino a difenderlo, valorizzarlo e amarlo”.
Durante la conferenza stampa sono stati presentati anche due concorsi: il primo, “Le cose cambiano se…”, dedicato alle scuole dell’infanzia e alle primarie e che raccoglierà in una pubblicazione le migliori proposte dei bambini per la tutela dell’ambiente e del paesaggio attraverso, manifesti, fotografie e disegni. Il secondo, “Scuola, ambiente e legalità”, destinato alle scuole secondarie di I e II grado, prevede che gli studenti realizzino una campagna di comunicazione su ciclo dei rifiuti, consumo sostenibile e lotta alle ecomafie. Gli elaborati vincitori verranno utilizzati per una campagna di comunicazione dei due ministeri nel 2010.

Alessandro Giuliani

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