Politica scolastica

Educazione motoria alla primaria insegnata dal docente specializzato, Azzolina ci crede

C’è anche il potenziamento dell’educazione motoria scuola nell’atto di indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del ministero dell’Istruzione per l’anno 2020, sottoscritto dalla ministra Lucia Azzolina, con precisi riferimenti ai Centri sportivi scolastici e al docente specializzato di educazione motoria nella scuola primaria.

Il documento, che individua priorità d’azione ed obiettivi dell’attuale gestione ministeriale, contiene indicazioni precise riguardanti l’attività fisica a scuola.

“Il Ministero – si legge nell’atto di indirizzo – programma le politiche nazionali per l’educazione motoria e sportiva, intese come ambito privilegiato di azione per la formazione trasversale dei giovani ai corretti e salutari stili di vita e al rispetto delle regole e delle norme sociali”.

Spazio al Centro sportivo scolastico

“A tal fine, il Ministero dà piena attuazione a quanto disposto dalla legge 8 agosto 2019, n. 86, in particolar modo a quanto previsto dall’art. 2, relativamente ai Centri Sportivi Scolastici”.

Il riferimento è alla possibilità, riporta la Legge 86/19 per “le scuole di ogni ordine e grado,  nel  rispetto  delle  prerogative  degli  organi  collegiali”, di poter “costituire un centro sportivo scolastico secondo le modalità e nelle forme previste dal  codice  del  Terzo  settore,  di  cui  al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117”.

Gli istituti hanno facoltà di approvare un “regolamento del centro sportivo scolastico, che ne   disciplina l’attività e le cariche associative. Il medesimo regolamento può stabilire che le attività sportive vengano rese in favore degli studenti della scuola, di norma, a titolo gratuito”. Il comma 2 della L. 86/19, indicato dalla ministra Lucia Azzolina, prevede che “le attività del centro sportivo scolastico sono programmate dal consiglio di  istituto,  che  può sentire,  ove esistenti,   le associazioni  sportive   dilettantistiche   riconosciute   ai   sensi dell’articolo 5, comma 2, lettera  c),  del  decreto  legislativo  23 luglio 1999, n. 242, che hanno la propria sede  legale  nel  medesimo comune in cui  è  stabilita  la  sede  legale  del  centro  sportivo scolastico”.

Motoria alla primaria: pure l’ultimo ddl si è arenato

Nell’atto di indirizzo, la responsabile dell’Istruzione pubblica ha indicato che “l’Amministrazione centrale avvia, inoltre, la necessaria attività istruttoria per poter introdurre, nella scuola primaria, il docente specializzato di educazione motoria”.

Si tratta di un provvedimento atteso da tempo: lo scorso anno, un nuovo ddl era stato depositato in Senato, per chiedere l’assunzione di circa 12mila docenti specializzati da inserire proprio nell’organico della suola primaria, con l’applicazione della norma subordinata alla approvazione di un decreto legislativo che il Governo avrebbe dovuto adottare entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge. L’allora ministro Marco Bussetti, che è stato docente di educazione fisica, aveva anche tentato di percorrere la strada dei finanziamenti Ue.

Tuttavia, complice anche il cambio di Governo, ancora una volta ci ritroviamo con un ddl sugli insegnanti specializzati nella primaria che continua rimanere fermo: la sua entrata in vigore a regime, inoltre, è prevista per il 2030. I costi, infatti, sarebbero molto alti e con poche decine di milioni di euro all’anno il progetto non potrà mai decollare.

Alessandro Giuliani

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